
A determinare l’eccellente piazzamento di Step1 i servizi che, un anno fa, smontarono la bufala – data per vera perfino dai più autorevoli quotidiani nazionali – secondo cui, davanti al supermercato Auchan di Catania, due giovani Rom avevano cercato di rapire una bambina. Un’accusa che rientrava in un clima di psicosi collettiva e veniva pochi giorni dopo i pogrom di Ponticelli contro i campi nomadi. In particolare, l’articolo premiato è stato “Storia di bimbi o di monetine?” di Claudia Campese e Salvo Catalano. Ma va ricordato tutto il lavoro di indagine e di approfondimento sul caso Auchan, cui ha contribuito l’intera squadra di Step1 (in particolare Gianluca Nicotra e Carmen Valisano).
Il lavoro di Step1 sul caso Auchan – opera come sempre di studenti universitari coordinati da alcuni docenti e giornalisti – aveva già ricevuto autorevoli riconoscimenti. Su “Internazionale” il professor John Foot (University college di Londra) aveva definito il nostro lavoro «una prova di serio giornalismo investigativo» . E il professor Franco Abruzzo (storico ex presidente dell’Ordine dei giornalisti lombardo ed esperto del mestiere di giornalista e delle sue regole) aveva sostenuto la nostra candidatura al premio Ischia scrivendo tra l’altro: «ciò che rende interessante questa candidatura è la natura di Step1, periodico online attivato all’interno dei laboratori giornalistici dell'università di Catania, scritto da studenti o ex studenti affiancati da due tutor professionisti. L'aggiornamento del sito, quotidiano, è in mano ai ragazzi. La pubblicazione online non è per forza un limite ma può essere una risorsa, anche per la sua apertura alla multimedialità . Ma a condizione che si tenga presente che le notizie vanno sempre verificate. Andando sul posto». Ieri la notizia della medaglia d’argento. Che per noi non è tanto un premio per quel che è stato fatto, quanto uno stimolo a fare meglio da oggi in poi. Sperando che, da oggi in poi, ci sia qualcuno in più a credere a questo progetto.
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