Una vera e propria comunità composta da trenta Rom, otto dei quali minori, che non è passata inosservata ai cittadini della zona nord di Pescara, residenti a ridosso della strada parco e della pineta di Santa Filomena.
Letti e giacigli di fortuna sistemati a terra e all'aperto, in condizioni igienico-sanitarie precarie, che puntualmente all'alba venivano fatti sparire per paura di possibili sgomberi. Sgomberi che però ci sono stati all'alba di ieri mattina, quando ancora, erano le 4 di mattina, tutta la comunità Rom dormiva.
Coordinati da una squadra mobile del reparto di Senigallia e da una pattiglia della forestale di Pescara gli agenti di polizia hanno fatto irruzione nel campo, verificando in seguito come nessuno dei componenti della comunità fosse in possesso dei requisiti necessari per soggiornare in Italia.
Sono dunque iniziate le procedure di rimpatrio per la maggior parte di loro, mentre non è ancora chiaro a chi saranno affidati i più piccoli e le loro madri, che per legge non possono venire separati. Gli agenti hanno motivo di credere che i componenti della comunità siano anche autori dei numerosi furti [sic!] avvenuti le scorse settimane proprio in quella zona della città e in particolar modo all'interno degli stabilimenti balneari.
Le segnalazioni dei cittadini risalgono infatti ad alcune settimane fa ma solo questa mattina gli agenti hanno avuto modo di intervenire, oberati di lavoro a causa della manifestazione sportiva dei Giochi del Mediterraneo e del summit di L'Aquila, che ha ospitato i grandi della terra. da Pagine Abruzzo
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