«Bisognerebbe imparare a rispettare le sentenze della Corte di cassazione». Storce la bocca il presidente del tribunale Gianfranco Gilardi di fronte alla reazione del sindaco Flavio Tosi alla sentenza della corte di ultima istanza. Venerdì il primo cittadino è stato condannato in via definitiva, insieme ad altri 5 esponenti del Carroccio, a due mesi con pena sospesa per propaganda di idee razziste.
Il primo cittadino aveva dichiarato domenica al nostro giornale che la campagna contro i sinti, «la rifarebbe mille volte anche se adesso non c'è bisogno perchè se c'è un campo abusivo, lo sgombero». Un'affermazione che ieri mattina nell'ufficio del giudice Gianfranco Gilardi è stata duramente criticata. «Troppe volte si va fuori dal diritto leggittimo di critica» aggiunge Gilardi, «e questo atteggiamento quando assume i toni della contrapposizione tra poteri dello Stato è preoccupante». Il presidente Gilardi precisa che non si riferisce solo al caso Tosi ma, aggiunge, «se si abbassa il senso della legalità, si può arrivare ad aggredire chi deve far rispettare la legge».
Sulla stessa lunghezza d'onda anche il presidente degli avvocati, Carlo Trentini: «Una volta che le sentenze sono definitive», spiega il legale, «affermare che si è disposti a violarle non è qualcosa che aiuta ad una serena convivenza tra i poteri dello Stato e tra i cittadini». E ancora: «Già domani, si potrebbe dire che non si rispetteranno le leggi perchè non sono di nostro gradimento». L'avvocato Trentini precisa poi che è leggittimo «criticare le sentenze senza, però, oltrepassare certi limiti altrimenti si potrebbe stimolare una reazione a catena con il mancato rispetto delle leggi, approvate dal Parlamento».
Non arriva nessun commento alle frasi di Tosi, invece, dal procuratore della repubblica Mario Giulio Schinaia: «Ognuno», si limita a dire, «si assume le responsabilità delle sue affermazioni.».
Di tutt'altro avviso, invece, sono i giovani padani che in una nota esprimono tutta la loro «solidarietà, gratitudine e sostegno al sindaco Flavio Tosi e agli altri cinque leghisti ingiustamente condannati in Corte di Cassazione per violazione della "legge Mancino"». La nota del Movimento Giovani Padani di Verona continua: «Incoraggiamo i nostri rappresentanti a continuare su questa strada, proseguendo con coraggio nella difesa della legalità, nel sostenere le legittime istanze dei cittadini, che solo la Lega Nord difende, per la vivibilità e la sicurezza dei nostri quartieri». da L'Arena
1 commento:
Vi invito alla lettura dell'"opinione" del sedicente giornalista Andrea Miola su CronacaQui.
Una bella denuncia non ci starebbe affatto male.
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