L'Associazione per i popoli minacciati (APM) prende posizione contro l'ennesimo episodio di razzismo di cui l'associazione bolzanina Nevo Drom è stata vittima la settimana scorsa. Nevo Drom in una mail ricordava lo sterminio di 3000 Sinti e Rom avvenuto la notte del 2 agosto 1944, e in generale le persecuzioni di cui furono oggetto Sinti e Rom durante il periodo della Seconda guerra mondiale, che portarono alla morte di 500.000 persone appartenenti a questa minoranza. Seguiva l'invito a partecipare a una commemorazione religiosa a Mantova in memoria di queste vittime della follia del periodo nazifascista.
Subito dopo arrivava per mail una presa di posizione di Torggler Siegfried, redattore di Radio Südtirol, nella quale si esprimeva il più classico degli stereotipi nei confronti della minoranza Sinti e Rom. Riportiamo qui di seguito la mail:
"Non sosteniamo questa oppinione, inquanto non del tutto veritiero.Quanti contributi ha giá incamerato la Vs. Associazione e verosimili per questo fattore anzi eventi? I Sinti e Rom se non andassero a rubare in giro non sarebbe accaduto quell che accade. I Sinti e Rom purtroppo tengono la cultura nel loro DNA di andare ha rubare al prossimo, e questo non basta ma ne usufruiscono anche dei Servizi Sociali, case e Liquiditá dal padre pantalone. Cordiali Saluti, Torggler Siegfried"
Le responsabilità sono sempre personali e mai collettive: se il Sig. Torggler è a conoscenza di episodi di furto o di qualunque crimine commesso da qualche appartenente alla minoranza Sinti o Rom, lo denunci quanto prima alla magistratura: se invece si fa portavoce di stereotipi, di cui oggi come oggi non abbiamo bisogno per una civile convivenza, si preoccupi di dover rispondere di atti di razzismo non solo davanti alla propria coscienza, ma davanti ad una società che non accetta più incitamenti populistici di stampo governativo o di gente che dia corpo al "vento dell'intolleranza" che soffia ultimamente nei nostri paesi.
Non possiamo da una parte desiderare l'integrazione di Sinti e Rom e dall'altra continuare ad accusarli collettivamente di qualunque tipo di reato ci passi per la mente. Questo dovrebbe essere chiaro anche a certi personaggi di cui ogni società sopporta il peso. In una presa di posizione del genere si cela il classico atteggiamento per cui le colpe degli orrendi crimini commessi sono sempre delle vittime e mai dei carnefici: in questo modo si giustificano sempre i maggiori crimini contro l'umanità e si gettano le basi perché ciò possa accadere di nuovo.
Per Sinti e Rom la realtà è molto diversa da quella disegnata dal Sig. Torggler nella sua mail: in Italia e in molti paesi europei Sinti e Rom continuano a vivere in una situazione di degrado insopportabile. Da questo punto di vista la situazione è inaccettabile per paesi civili quali quelli appartenenti all'UE si considerano. Ma se decenni di politiche a favore dell'integrazione di Sinti e Rom si sono rivelati fallimentari, probabilmente il problema deve essere visto anche in relazione alla società di maggioranza che genera con il razzismo e l'intolleranza quel circolo vizioso da cui la nostra società non riesce a venir fuori. Condividiamo in pieno le parole dell'ex Presidente del Parlamento europeo Hans-Gert Pöttering (2007-2009), che in una lettera alla nostra associazione riguardo alla situazione di Sinti e Rom in Europa, per una soluzione del problema auspica un cambiamento proprio nella nostra società di maggioranza. Un vero auspicio per un futuro di convivenza in una Europa democratica e rispettosa dei diritti di tutte le minoranze. Senza che nessuno debba ascoltare ancora le parole del prossimo Sig. Torggler. di Associazione per i popoli minacciati
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