I Rom ed i Sinti vanno riconosciuti dall’Italia e dall’Europa come «una minoranza etnica, degna di tutela e di promozione». Lo ha detto oggi mons. Mariano Crociata (in foto), segretario generale della Cei, lanciando un messaggio al convegno nazionale di Migrantes su «Le minoranze: dinamica per la società e la Chiesa» in corso a Pagnacco in provincia di Udine.
«La Chiesa apprezza anche la scelta che parte di voi - ha detto riferendosi agli operatori pastorali - ha fatto di condividere da vicino la vita di questa gente fino a convivere assieme a loro per comprenderli sempre meglio non attraverso studi e indagini ma per una diretta esperienza di vita, secondo una norma di ispirazione evangelica: farsi debole con i deboli, povero con i poveri, migrante con i migranti, zingaro con gli zingari».
Secondo mons. Crociata, «in tale maniera la vostra voce diventa anche più autorevole nel rivendicare la loro dignità e i loro diritti, nel sollecitare il superamento di ogni forma di discriminazione e la possibilità di un’integrazione nel contesto della comune convivenza che non comprometta la loro specifica identità».
«È noto pure quanto ci si dà da fare - ha aggiunto il segretario della Cei - perchè la categoria dei Rom e Sinti venga considerata, sul piano nazionale e dell’Unione europea, una minoranza etnica, degna di tutela e di promozione come le altre minoranze, pur non avendo essa un proprio territorio circoscritto, e capace di interagire con l’ambiente in cui vive anche col proprio ricco patrimonio di tradizioni e di valori, che nella situazione attuale rischiano di rimanere da una parte latenti e dall’altra misconosciuti». di Marco Tosatti
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