Da ''scandalo'' la situazione in cui si trovano Sinti e Rom. Lo afferma don Federico Schiavon, direttore nazionale per la pastorale dei Rom e dei Sinti della Fondazione Migrantes. ''Il contesto generale in cui ci troviamo a vivere, lo sappiamo, non è idilliaco - ha detto in apertura del convegno nazionale a Pagnacco, in provincia di Udine -. E' un contesto più che mai duro e conflittuale, in cui essere Sinti e Rom significa essere di per sé oggetto di sospetto e disprezzo, ma anche essere sottoposti a schedature etniche, a iscrizioni nei registri dei senza fissa dimora; se poi non si è cittadini comunitari, in condizioni non così rare per tanti motivi, la clandestinità che ne consegue è reato''. Schiavon ha osservato che ''allo scandalo per questa situazione si unisce il dolore per una difficile comunicazione nella nostra stessa comunità ecclesiale, sia al suo interno che molte volte nei confronti dell'esterno.Tutto questo lo viviamo e respiriamo tutti i giorni''.
Dopo l’apertura di don Federico Schiavon è stato letto il messaggio del segretario generale della Cei, mons. Mariano Crociata in cui chiede il riconoscimento per i Sinti e per i Rom dello status di minoranze. Inoltre, mons. Mariano Crociata ha scritto a quanti operano nella pastorale dei rom e dei sinti: ''Apprezzo questo vostro impegno di riunirvi periodicamente in convegni nazionali, come il presente, per riflettere su come, pur nel rapido mutare del clima sociale e politico nei confronti di Rom e Sinti, voi possiate mostrare loro la immutata vicinanza e solidarietà della Chiesa e trovare le vie più efficaci perchè le ingiuste discriminazioni nei loro confronti non trovino spazio libero per dilagare e degenerare in forme sempre più allarmanti di intolleranza e razzismo''.
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