
La delegazione presente in corso Monforte era composta da una trentina di persone. Cinque dei manifestanti sono statti ricevuti dal Viceprefetto vicario, il dottor Saccone.
I Rom hanno provato a spiegare la situazione in cui si trovano: da oltre una settimana si son trovati senza un riparo, vengono sgomberati - spesso alle 6 di mattina - una/due volte al giorno, ovviamente non hanno acqua o i servizi indispensabili, le loro tende ed i ripari improvvisati vengono costantemente distrutti dalle forze dell'ordine. In questa situazione devono sopravvivere donne incinte e una cinquantina di bambini, compresi dei neonati.
Inoltre, i criteri usati per dividere gli sgomberati dalla cascina e fornire una sistemazione a 10 loro famiglie (su 50), prevedevano la frequenza scolare, quando esistono situazioni di persone con bambini solo in età pre-scolare. Giova ricordare, che queste persone sono in Italia da una decina d'anni, alcuni possono portare a prova le loro buste paga.
Il Viceprefetto, che comunque conosceva già la situazione, ha ribadito la legittimità della politica seguita, a partire dall'abbattimento della struttura occupata, proponendo come unica soluzione l'allontanamento delle famiglie che tuttora vagano tra i comuni di Pioltello, Vimodrone e Segrate. da Mahalla, continua a leggere…
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