Sono arrivati a Roma, da Pescara, per trascorrere una giornata al parco acquatico di via Casal Lumbroso. Ma quando hanno cercato di acquistare il biglietto di ingresso, sono stati allontanati «perché rom».
A denunciare l´episodio sono Sabrina Iacobucci, presidente dell´associazione Afroitaliani e Marco Brazzoduro, docente di Politiche Sociali e sanitarie all´università La Sapienza e responsabile di un progetto europeo di ricerca sull´inclusione sociale dei rom in Italia.
«Ieri verso le 12.30 a due famiglie di rom italiani - racconta Sabrina Iacobucci, che si trovava al parco Hydromania - è stato impedito di entrare nel parco. Quando ho chiesto spiegazioni, una delle signore allontanate mi ha raccontato che erano arrivati da Pescara, dove vivono e lavorano, per trascorrere una giornata nel parco acquatico con i loro bambini, ma alle casse il personale si è rifiutato di vendere loro i biglietti. Sul posto - prosegue la testimone - sono intervenuti i carabinieri che hanno controllato i documenti e, dopo un diverbio, hanno portato alcuni di loro in caserma».
Diversa la versione fornita dal direttore di Hydromania Marcello Morelli, secondo cui «il gruppo di circa dodici persone non è stato fatto entrare nel parco non per questioni razziali, ma semplicemente perché erano finiti i lettini e il piccolo prato, senza ombrelloni, non era sufficiente ad accogliere un gruppo così numeroso e con bimbi piccoli. Ho cercato di spiegare che avrebbero subito un disservizio e a quel punto un uomo del gruppo ha iniziato a inveire dicendo che non li facevamo entrare perché erano zingari. Ma lo ripeto - prosegue il direttore di Hydromania - avevamo semplicemente finito i lettini e quando l´uomo ha iniziato a dare in escandescenze e a minacciarmi, ho chiamato i carabinieri e ho sporto querela».
Una spiegazione che non soddisfa però la comunità rom. «Stiamo ancora accertando i fatti - dice Nazzareno Guarnieri, presidente della federazione Romanì, - ma di certo in Italia c´è un clima di grande ostilità contro i rom». Della stessa opinione è Marco Brazzoduro, docente della Sapienza, secondo cui «se una famiglia rom viene allontanata da un parco acquatico significa che siamo tornati alle leggi razziali».
L´anno scorso, un´altra famiglia rom non era stata fatta entrare a Hydromania. «Semplicemente per ragioni igienico-sanitarie, come impone la legge regionale 407. Quelle persone erano sporche» ricorda il direttore del parco. di Laura Mari
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