E' stata investita da un'auto pirata la giovane rom Slavica Djordjevic, la ventenne serba ritrovata morta con il suo bambino di 6 giorni lungo la circumvallazione esterna di Napoli sabato scorso.
L'autopsia ha confermato la prima ipotesi: la donna, che viveva in un “campo nomadi” non lontano dal luogo dell'incidente, sarebbe stata travolta ed uccisa da un'autovettura mentre passeggiava con il bimbo lungo la circumvallazione esterna di Napoli, una strada di collegamento tra il capoluogo e numerosi comuni a nord della città. Gli investigatori avevano riconsiderato l'ipotesi dell'incidente dopo aver ritrovato sul luogo uno specchietto retrovisore laterale di una vettura e alcune tracce sulla barriera spartitraffico.
Finisce così il calvario della famiglia di Slavica che oltre al dolore per la perdita dell’amata, hanno dovuto subire il dubbio strisciante e razzista degli investigatori. Nel frattempo non sono nemmeno iniziate le indagini per individuare il pirata della strada. Anche in questa tragedia non si smentisce il clima di razzismo che avvolge le minoranze rom e sinte.
Nel dolore una buona notizia. Migliorano seppur lentamente, le condizioni del figlio di Slavica, che era su un passeggino e che è stato ritrovato vivo a cento metri di distanza. Il piccolo è sempre ricoverato nel reparto rianimazione dell'ospedale Santobono di Napoli, secondo i medici il bambino potrebbe farcela.
1 commento:
una preghiera per il piccolo ed una per la mamma. una maledizione per il bastardo che non si è fermato anche se, visto il luogo dove è avvenuta la tragedia, credo si tratti di una disgrazia non voluta, niente alcool e niente droga....solo una strada pericolosa!!!
Posta un commento