I Rom rumeni devono essere cacciati e la Romania non doveva entrare nell’Unione europea, questo è il messaggio xenofobo che da due anni viene continuamente lanciato dai leader della Lega Nord ma quando si tratta di fare affari i prezzolati leghisti scelgono proprio la Romania e i Rom. Sembra una barzelletta ma è la realtà.
La pellicola che rievoca il “leggendario” Alberto da Giussano, voluta fortemente dal rais Bossi e dalla sua ciurma, è stato girato in Romania con i Rom nei panni degli “eroici lumbard” senza macchia nè impronte digitali. La scelta viene giustificata da questioni di budget: in Romania si possono pagare meno le persone, soprattutto se queste persone sono Rom.
L’uscita nelle sale cinematografiche è prevista per il prossimo 9 ottobre dopo un’anteprima, il 2 ottobre, al castello Sforzesco. I leghisti lo attendono con impazienza. Il loro leader, il ministro per le Riforme Umberto Bossi, ogni volta si commuove anche solo a guardare il trailer.
Qualcuno ha scritto: «Pare già di vederli gli odiosissimi zingari nei panni degli amatissimi milanesi che pagati da noi 400 euro al mese a testa (il “colossal” da 30 milioni di dollari è coprodotto da Rai Fiction e Rai Cinema e gode del sostegno del Ministero per i Beni e le Attività culturali) avanzano con vessilli bianchi segnati da una lunga croce rossa annunciando la riscossa: 900 rom pronti a sacrificarsi per difendere i comuni lombardi contro Federico Barbarossa. Da non perdere. Centotrenta minuti di terrore per l’identità leghista.»
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