Sabato a Monte Berico si terrà un convegno promosso da Rifondazione Comunista e Pdci: «Si tenta il controllo del disagio sociale». Un convegno che produrrà un documento in grado di analizzare da varie angolazioni i temi connessi alla sicurezza, è quello che si svolgerà sabato 26 settembre dalle 15 alle 19 nella sala dell’albergo San Raffaele in via X Giugno ( Monte Berico) con l’organizzazione della Federazione provinciale Partito della rifondazione comunista-Comunisti italiani.
Quando si usa la questione sicurezza per creare paura, consolidare il potere e garantire gli affari” è il tema che vedrà impegnati, assieme a un rappresentante del sindacato di polizia Silp e uno del Centro culturale islamico di Vicenza, i relatori Maurizio Musolino (responsabile nazionale Dipartimento movimenti e immigrazione Pdci), Bianca Braccitorsi (resp. naz. Dipartimento antifascismo del Prc), Fabiola Carletto e Emmanuel Maffi di Cgil Vicenza, Luigi Ficarra di Giuristi Democratici, il consigliere provinciale Emilio Franzina, il giornalista di Carta EstNord Giulio Todescan, Davide Casadio dell’associazione Sinti Italiani e Sucar Drom) e il moderatore Stefano Galieni, giornalista.
A spiegare il titolo del convegno è Marco Orlandi, della Federazione provinciale Partito della rifondazione comunista-Comunisti italiani. «Una società fondata sulla paura non cresce e non si sviluppa. Il pacchetto sicurezza sfornato dal governo delle destre servirà solo a controllare la protesta che sta per essere innescata da una crisi economica pesante che investirà i ceti deboli. Le misure di controllo serviranno solo a chi vuole continuare a gestire in tranquillità i propri affari».
Sul tema “Lavoro, sicurezza e libertà d’informazione” si è svolto sabato scorso un incontro nella sede del Coordinamento provinciale Pdci-Prc.
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