venerdì 30 ottobre 2009

Bari, Vox Rei-Publice 2° Edizione della Festa “Io sto con i Rom”

Dopo il successo dell’estate 2008 “io sto con i rom” - la festa al campo rom di Bari-Japigia (Strada Santa Teresa, 1 nei pressi del centro sportivo “Olimpic Center”) torna in veste autunnale.
Sabato 31 ottobre, a partire dalle ore 16.30, la comunità dei Roma rumeni di Bari–Japigia sarà ben lieta di accogliere a casa sua cittadini di ogni colore, origine e grado sociale tra balli, musiche, canti e piatti tipici della tradizione popolare romanì. Si tratta di un nuovo esperimento italo-rom, frutto della collaborazione tra la cooperativa rom Artezian di Daniel Tomescu e l’associazione barese Vox Popoli, capeggiata da Angelo Mastrogiacomo.
Non a caso, il motto per l’edizione di quest’anno è Vox rei-publice (publice in lingua romanì vuol dire pubbliche), dove in quel Vox ci sono le voci di tutti e in rei-publice quelle dei rei non confessi di essersi macchiati solo della colpa di appartenere a una cultura altra. Realizzata con il patrocinio ed il contributo dell’Assessorato alle Politiche Giovanili, Accoglienza e Pace del Comune di Bari, della cooperativa Occupazione e Solidarietà e il consorzio Meridia, il patrocinio di Unicef Bari e in media partnership con RadioL(u)ogoComune, IO STO CON I ROM è un’occasione di scambio per modellare un concreto progetto cittadino di apertura a ciò che ci sembra così diverso, che effettivamente lo è, ma solo perché si guarda al mondo da più prospettive. Un’iniziativa interculturale, assolutamente unica nel suo genere in Italia e che, quest’anno, coincide con la prima edizione della tre giorni di convegni “Nevo Drom, La nuova strada – Rom e Sinti: attualità e prospettive”, organizzata da Progetto Città in collaborazione con Artezian, Vox Popoli e la onlus Cedam presso il Fortino di Bari (29-31 ottobre).

Ed è proprio in nome dello spirito romanì che la 2° Festa Rom prenderà il ritmo del momento. Daniel Tomescu, in qualità di responsabile e portavoce del campo rom di Bari-Japigia, darà inizio ai festeggiamenti insieme all’Assessore alle Politiche Giovanili, Accoglienza e Pace del Comune di Bari, Fabio Losito, e a Matteo Magnisi, promotore del progetto Artezian. Per il resto, non vogliamo “rivelarci” troppo, altrimenti che sapore avrebbe? Tuttavia, ce ne sarà per tutti i gusti e il rom-style sarà di casa.
Di sicuro troverete il sole, non si può mica stare in un campo rom sotto la pioggia? E poi vi offriremo più di un piatto caldo tra i bellissimi alberi d’ulivo e tante porte da oltrepassare, se vorrete. Il fuoco riscalderà i più freddolosi ma, a inebriare gli animi, ci saranno anche le danze e le musiche gitane de I Lutari de la Constanta, quelle folk dei Mufla e di tutti coloro che vorranno unirsi alla nostra muzica rom. I più piccoli li metteremo in prima fila e li faremo divertire anche senza la “famosa zucca”, quindi portate i vostri figli.
Alle donne, invece, verrà dedicato un angolo di accessori moda rom curato dall’associazione Ri-belle, la nuova vita delle cose. E ancora, ci sarà l’esperienza del progetto del riciclo e riuso di materiali inutilizzati con creazioni artistiche a cura di Sergio Scarcelli di Osservatorio Sud, il laboratorio di ceramica con La luna storta di Franco D’Ambrosio, che darà libero sfogo al più personale estro zingaro, e uno stand per tutte le Vox popoli del mondo con RadioL(u)ogoComune, il podcast barese libero ed indipendente la cui arte a 360° è in frequenza on web. Poi, passeggiando per il campo, in un fluire di emozioni, vi imbatterete nella mostra Vox rei-publice dei fotografi Loredana Moretti e Leonardo Autera, sguardo femminile e maschile a confronto: “scatti” diversi in una sintesi dello stesso rom-spazio.
L’incontro con la scrittrice Barbara Congi per la presentazione del libro Anch’io ho un’anima (Wip Edizioni, 2009) sarà un altro momento clou della festa. Questo sì, ve lo possiamo anticipare. Il resto, che non è poco, lo scoprirete solo venendo al campo. Ma attenzione, se pensate di portare con voi quella buona dose di campanilismo e nazionalismo, scordatevi il divertimento. Meglio starsene a casa propria.

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