venerdì 13 novembre 2009

Alba Adriatica (TE), un orrendo omicidio viene strumentalizzato

I funerali di Emanuele Fadani, 37 anni, ucciso da tre persone la notte tra martedì e mercoledì con tre pugni al volto, si svolgeranno domani pomeriggio alle 16 in piazza IV Novembre, tra la chiesa di Santa Eufemia e il Municipio di Alba Adriatica.
La chiesa parrocchiale è troppo piccola per accogliere l'atteso bagno di folla. Il rito funebre sarà celebrato dal vescovo di Teramo Michele Seccia. Per garantire l'ordine pubblico è stata disposta la presenza di vigili e carabinieri. Dalle ore 13 alle ore 17 di domani è stato proclamato il lutto cittadino.
Si svolgeranno invece questa mattina intorno a mezzogiorno gli interrogatori di garanzia di Sante Spinelli e Danilo Levakovic le due persone arrestate per concorso in omicidio volontario. La terza persona, Elvis Levakovic, è ancora latitante. Nella tarda serata di ieri, infine, si sono verificati nuovi disordini nel quartiere, abitato dalle famiglie rom italiane ad Alba Adriatica. La folla che ha preso parte alla marcia di protesta ha strappato i teli di plastica di copertura dei vetri rotti delle abitazioni, bloccando il transito sulla centralissima via Roma.
Ancora una volta un orrendo crimine viene strumentalizzato da più parti. Le tre persone accusate dell’omicidio di Emanuele Fadani, dovranno risponderne davanti alla giustizia e se ritenuti colpevoli dovranno pagare severamente il loro orrendo crimine. Il mio pensiero va alla famiglia di Emanuele Fadani che in questo momento vive un immenso dolore, deve essere aiutata e supportata ad elaborare la morte del proprio caro. Ed è giusto che si ascolti la loro richiesta di giustizia che comunque non potrà mai compensare il dolore per la perdita del loro caro che vivono in questi momento e che purtroppo dovranno vivere per sempre. Perché purtroppo Emanuele Fadani non c’è più e non ci sarà più.

Le ragioni di questo omicidio non possono essere ricercate nelle mancate politiche o in altro. Questo omicidio è il frutto di una cultura personale della violenza che ricade solo ed esclusivamente su chi sarà condannato. Una cultura della violenza che per fortuna è estranea alla stragrande maggioranza di tutti i Cittadini italiani, Rom compresi.
Rimango però convinto che le Istituzioni e la Società civile hanno il dovere di condannare e reprimere con forza ciò che è successo a poche ore dall’omicidio di Emanuele Fadani e debbano adoperarsi con forza perché non succeda di nuovo. E’ inaccettabile che un manipolo di persone possano, indisturbate, organizzare degli attacchi contro la comunità rom di Alba Adriatica. Quello che sta succedendo ad Alba è l’abdicazione dello Stato di fronte ai suoi compiti di giustizia e vigilanza del rispetto delle regole
Ringrazio il comandare dei carabinieri di Alba che ha cercato, ieri sera, di dissuadere i cittadini: "La violenza genera solo violenza", ma non è abbastanza. E’ inspiegabile che decine e decine di persone, possano organizzare dei ripetuti pogrom contro degli inermi Cittadini e le Forze dell’Ordine non reprimano dei comportamenti che non si vedevano in Europa da settant’anni.
E’ già la quinta volta, in tre anni, che in Italia si verificano queste situazioni contro le popolazioni rom, prima di Alba ci sono stati pogrom a Opera (Milano), Ponticelli (Napoli), Roma e Appignano (Ascoli Piceno). Solo ad Opera e a Roma le Istituzioni hanno operato, individuando i responsabili. Questo è inaccettabile in un Paese europeo. di Carlo Berini

2 commenti:

100% Antikomunista ha detto...

E' possibile, secondo le attuali norme giuridiche, per le associazioni di Rom costituirsi parte civile al processo contro i tre accusati di omicidio?

Se sì, intendete avvalervi di ciò, come fatto contro Gentilini e Tosi?

u velto ha detto...

ciao 100% Anticomunista, non è possibile perchè non può essere dimostrato un danno, subito dalle assocazioni rom, per la morte di Emanuele Fadani. Le uniche parti civili ammesse saranno i famigliari se decideranno di costituirsi parte civile.
Ci sembra una questione senza importanza alla vigilia dei funerali, a cui anche un bambino saprebbe rispondere.