giovedì 26 novembre 2009

Venezia, consegnate alle famiglie sinte le nuove abitazioni

L’altra notte sono bastati 38 minuti per il trasloco delle famiglie sinte veneziane nel nuovo Villaggio di via Vallenari. Lo ha reso noto il comandante generale della Polizia municipale di Venezia, Marco Agostini, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine della conferenza stampa sulla candidatura di Venezia alle Olimpiadi 2020. “Le operazioni, concordate con la Polizia di Stato - ha detto Agostini - hanno visto all'opera quarantasei agenti. Sono iniziate alle ore 0,25 di questa notte e si sono concluse dopo 38 minuti: la colonna di circa 90 autovetture ha infatti impiegato poco più di mezz'ora per raggiungere il nuovo insediamento. Tutto si è svolto in assoluta tranquillità senza alcun problema. La scelta dell'orario notturno si è resa necessaria per garantire lo spostamento di un numero consistente di autovetture e di persone in un momento con meno traffico e quindi in totale sicurezza”.
“Con l'insediamento della comunità sinta nel nuovo Villaggio, in condizioni di vita finalmente dignitose, si conclude un tratto di un lungo percorso, frutto di un progetto di vero inserimento e di inclusione di un nucleo di nostri concittadini, non dobbiamo dimenticare che sono tutti cittadini italiani e residenti nel nostro Comune, nel doveroso riconoscimento e rispetto delle loro caratteristiche di vita”. Così interviene l'assessore comunale alle Politiche sociali del Comune di Venezia, Sandro Simionato, che l’altra sera ha presenziato al trasloco della comunità sinta.
“E' stato - dice l'assessore - un percorso non facile, oggetto di discussioni e anche di ricorsi alla magistratura amministrativa, tutti vinti dal Comune, a dimostrazione della bontà anche giuridica e formale di un percorso di civiltà: civiltà alla quale abbiamo ispirato tutte le nostre azioni fino a raggiungere l'odierno positivo risultato. Proprio per la bontà del risultato raggiunto, non solo non abbiamo nulla di cui vergognarci per le scelte che abbiamo compiuto, ma anzi ne siamo soddisfatti”.

“Quanto al trasloco serale, - continua l'Assessore - penso che il clima di tensione che alcune forze politiche hanno artificiosamente e strumentalmente contribuito a creare sulla vicenda, abbia consigliato chi ha la responsabilità dell'ordine pubblico nella nostra città a scegliere l'orario migliore perchè il trasloco avvenisse nella massima tranquillità e serenità. Continueremo a lavorare su questa strada, certi che le forze più responsabili della nostra città, che già ci hanno sostenuto in questa lunga battaglia, saranno ancora al nostro fianco per migliorare ulteriormente la situazione”.
Le parole dell’assessore sono confermate anche dall’intervento del Sindaco Cacciari: «Siamo in regola, il trasferimento notturno deciso dalle forze dell'ordine». «Due ricorsi al Tar e uno al Consiglio di Stato vinti ci dicevano che tutto era in regola quindi abbiamo proceduto al trasloco». Il sindaco di Venezia Massimo Cacciari commenta così la chiusura del campo nomadi Sinti e il trasferimento della comunità in una serie di casette prefabbricate a Mestre che erano state all'origine di polemiche con l'opposizione e un comitato di cittadini che abitano nei pressi della nuova realtà abitativa.
«È stata un'operazione gestita in tutta tranquillità - ha aggiunto Cacciari - ora provvederemo alla sorveglianza del villaggio affinché non vi sia nessuna turbativa dell'ordine pubblico». «Adesso si tratta di far capire bene - ha proseguito - l'importanza di questa iniziativa anche al fine di una maggiore integrazione di questa etnia che partecipa a formare la nostra comunità; si tratta di capire che è un processo graduale come lo stabilisce la legge regionale, un'integrazione progressiva senza violentare nessuno».
Per Cacciari si tratta di «un processo che porterà questi concittadini ad essere sempre più integrati con la popolazione». Sulla scelta del trasloco notturno, Cacciari ha detto che non è stata una sua decisione ma che tutto era «affidato alle forze dell'ordine, Polizia di Stato e Polizia Locale».
La Lega Nord per bocca dell’on. Callegari ha di nuovo ribadito: «da "villaggio sinti", quelle casette dovranno divenire residenze per anziani e disabili, quindi a disposizione di quei nostri concittadini che sono davvero bisognosi di aiuto».

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