giovedì 24 dicembre 2009

Roma, due incendi distruggono le abitazioni di alcune famiglie rom

In due “campi nomadi” a Roma sono scoppiati due incendi nella notte tra il 20 e il 21 dicembre che hanno distrutto delle baracche senza provocare feriti. Il primo, hanno riferito i Vigili del Fuoco, è avvenuto nel “campo” di via della Martora. Intorno all'una di notte sono intervenuti sei automezzi dei pompieri, di cui quattro autobotti, per spengere le fiamme che hanno distrutto 70 baracche e causato lievi ustioni ad un piede ad un uomo di 37 anni.
La mattina del 21 dicembre, intorno alle 10, i Vigili del Fuoco sono intervenuti per spegnere le fiamme in un altro “campo nomadi”, di piccole dimensioni, situato all'interno di un parco nel quartiere di Monte Mario. Sette, otto baracche sono state distrutte dalle fiamme. Non ci sono stati feriti.
Per entrambi i casi non sono ancora chiare le cause, tra le ipotesi il malfunzionamento di stufette o altro utilizzate per scaldarsi. Ad occuparsi delle indagini sono i carabinieri di Montesacro, anche se a quanto si è appreso le cause, per entrambi gli incendi, paiono accidentali. Si ipotizza il malfunzionamento di stufette o altro utilizzate per scaldarsi.
A questo proposito l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Roma, Sveva Belviso ha sottolineato l’impegno del Comune a monitorare la situazione relativa all’incendio scoppiato domenica notte al campo rom di via La Martora dichiarando che “gli operatori della Sala Operativa Sociale sono intervenuti ma non è pervenuta loro alcuna richiesta di assistenza da parte delle persone coinvolte nell'incendio, che sono state ospitate da parenti e amici presenti nel campo”.

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