È stato distribuito ieri mattina nelle vie del centro storico della capitale, in mille copie, un opuscolo dal titolo inequivocabile: «Manuale di sopravvivenza per il turista a Roma - Dove e come divertirsi tornando a casa sani e salvi». Concepita dal gruppo provinciale di Sinistra e Libertà, la guida è una maniera goliardica per denunciare la politica dei divieti portata avanti dal sindaco Gianni Alemanno, peraltro ritratto in copertina con le sembianze della Dea Kalì.
Con uno scacciamosche in una mano e una paletta della polizia nell’altra, un retino acchiappafarfalle in una terza mano e una multa in una quarta, il primo cittadino esce piuttosto malconcio, risultando come vero colpevole della situazione venutasi a creare a Roma dopo il suo insediamento. Al sindaco non è rimasto altro che abbozzare un sorriso, facendo dunque buon viso a cattivo gioco: «Una volta tanto una trovata simpatica da parte dell’opposizione», questa la sua reazione.
Paradossalmente, le polemiche sono giunte da sinistra, con in prima fila Imma Battaglia (associazione Di Gay Project) e l’onorevole Paola Concia del Pd. La guida ideata e distribuita dal comitato provinciale di Sinistra e Libertà, secondo Imma Battaglia, è una trovata non solo inutile ma anche alimentatrice di «odio, paure e insicurezze. Di fatto è un’aggressione a tutta la comunità gay». Fin qui le reazioni, ora i contenuti tanto vituperati dalla Battaglia: turista rom? «Assicurarsi di non essere il rom numero 6001, c´è il numero chiuso».
Sei un turista e ti piace bere? «Non sostare nelle zone centrali della città con bottiglie di vetro, in periferia fate come volete». Siete gay, lesbo, bisexual o trans gender? Sono «sconsigliate vivamente le zone del Colosseo o il Gay Village. Rischio accoltellamenti, pestaggi e insulti omofobi».
C’è n’è anche per i motociclisti, «Evitare le strade alberate senza equipaggiamento protettivo. Causa caduta rami e alluvioni», e per gli extracomunitari a cui è scaduto il visto turistico: «Comune e Stato assicurano vitto e alloggio gratis nel comodo centro di accoglienza di Ponte Galeria».
Pur precisando che di provocazione si tratta, il responsabile dell’iniziativa, il consigliere provinciale Gianluca Peciola, ha voluto sottolineare come «nonostante le parole rassicuranti del sindaco Gianni Alemanno riteniamo che per i diritti civili e le questioni sociali dall’amministrazione comunale non arrivano risposte convincenti». Sorvolando sulla qualità dell’iniziativa, è un dato di fatto che la città di Roma sia diventata, negli ultimi mesi, un luogo ad alto rischio per extracomunitari e omosessuali o, in altre parole, per i diversi da chi presume di avere il diritto/dovere di affermare la propria supremazia italica ed eterosessuale.
La notte fra il 21 e il 22 agosto scorso, due ragazzi omosessuali sono stati selvaggiamente aggrediti da un 40enne nelle vicinanze del Gay Village, con la conclusione che una delle due vittime è stato operato d’urgenza all’addome per le ferite inferte con un coltello. La notte fra il 16 e il 17 di ottobre, invece, è stata la volta di quattro ragazzi aggrediti a colpi di mazza da baseball da un altro 40enne, stavolta al Testaccio, mentre l’11 dello stesso mese, una coppia gay è stata assalita da tre ragazzini in pieno centro. di Donato Capozzi
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