«A Roma c´è tanta durezza e poca sensibilità verso i più deboli. In questi anni sono aumentate le persone morte per strada e questo è un fatto rivelatore». La denuncia sociale è del fondatore della Comunità di Sant´Egidio Andrea Riccardi ieri al termine della messa nella chiesa Santa Maria in Trastevere in memoria di Modesta, la barbona defunta alla Stazione Termini dopo che «l´ambulanza non l´ha voluta caricare perché infestata di pidocchi», e di oltre 300 clochard morti per strada nella capitale a partire dal 1983.
«Gli ultimi sgomberi non mi sono piaciuti - ha proseguito Riccardi parlando dei campi nomadi - bisognerebbe fare più attenzione ai bambini e a tutte le persone in generale. La verità è che questa non è una città che investe sui più deboli».
Dello stesso parere la direttrice della mensa di via Dandolo e responsabile dei senza fissa dimora per Sant´Egidio, Francesca Zuccari che aggiunge: «Tra i clochard sono aumentati gli stranieri che si nascondono nella periferia della città e sono difficilmente raggiungibili da parte dei volontari. Notiamo uno scollamento sempre più forte tra la città e le persone povere».
Ma il coordinatore della comunità Rom a Roma, Najo Azdovic ribadisce: «Stiamo monitorando con attenzione le operazioni di trasferimento delle comunità che vivono in campi abusivi verso strutture attrezzate. Con il Campidoglio abbiamo creato dei percorsi in modo che nessuno verrà lasciato solo e in particolare i bambini». da la Repubblica
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