"Ho appreso dei continui, vergognosi sgomberi della popolazione rom realizzati a Milano", dichiara Vittorio Agnoletto, candidato presidente regione Lombardia per la Federazione della sinistra. Di fronte a donne e bambini buttati per strada, a famiglie separate e disperse, a esseri umani trattati peggio che animali, la politica non può tacere. Nella Milano di oggi, spesso dominata dall'egoismo, denunciare queste violenze può significare perdere consensi, ma tacere ci renderebbe complici di questi rastrellamenti. Per me il senso della politica resta la difesa dei diritti umani, di tutti, nessuno escluso, anche la difesa dei diritti dei Rom".
Il Gruppo EveryOne ha trasmesso il messaggio di Vittorio Agnoletto ai deputati, senatori e rappresentanti del governo. "Da Gianfranco Fini a Debora Serracchiani, da Sbai Souad a Dario Franceschini, da Jean-Léonard Touadi a Claudio Fava, dai Radicali all'Italia dei Valori", scrive EveryOne introducendo il messaggio di Agnoletto, "sono ormai molti i politici e i 'gruppi' che manifestano indignazione per le politiche antizigane condotte dalle Istituzioni centrali e locali, politiche che hanno scatenato innumerevoli operazioni di pulizia etnica in tutta Italia, provocando centinaia di lutti e tragedie umanitarie e riducendo a meno di 40 anni la speranza di vita media dei Rom. Se queste voci superassero le ragioni di partito, le paure di perdere privilegi, gli "ordini dall'alto" e si unissero in un coro finalmente giusto e virtuoso, potemmo ancora salvare tante vite umane, combattere apartheid e persecuzione, lavorare finalmente a veri progetti di integrazione, come il nostro "Romasia", già in atto, che si propone dei creare fattorie biologiche interamente gestite da famiglie Rom, un popolo che ha secoli di tradizione nel campo dell'allevamento di qualità e dell'agricoltura naturale".
Nessun commento:
Posta un commento