Ieri il presidente della Commissione Europea Jose Manuel Barroso ha espresso oggi velate critiche nei confronti della Francia per l'espulsione degli immigrati rom, dicendo che i diritti dei cittadini devono essere rispettati in tutta l'Unione europea.
Barroso non ha menzionato esplicitamente la Francia ma ha detto che i governi europei sono obbligati a rispettare i diritti delle minoranze, come i cittadini europei devono rispettare la legge.
La Francia ha espulso oltre 1.000 rom lo scorso mese, portando a 8.000 il numero totale di persone espulse quest'anno. Le espulsioni hanno attirato critiche all'interno della Francia e all'estero.
"Tutti in Europa devono rispettare la legge, e i governi devono rispettare i diritti umani, inclusi quelli delle minoranze", ha detto Barroso in un discorso al Parlamento Europeo.
"Non c'è posto in Europa per il razzismo e la xenofobia. In questi campi delicati, quando c'è un problema, dobbiamo tutti agire responsabilmente", ha detto.
Decine di centinaia di rom, molti provenienti dalla Romania e dalla Bulgaria, si sono spostati in Europa sfruttando le leggi europee sulla libertà di circolazione dei cittadini.
Ma molti non hanno trovato lavoro e sono frequentemente oggetto di discriminazione. In Ungheria, per esempio, un partito di estrema destra ha detto che i rom sono una minaccia alla sicurezza pubblica e dovrebbero essere relegati in campi sottoposti a uno stretto controllo.
Le espulsioni francesi hanno attirato le critiche dei gruppi di tutela dei diritti umani, della Chiesa cattolica e di alcuni politici francesi.
Il presidente Nicolas Sarkozy ha detto che le espulsioni sono misure di sicurezza finalizzate a combattere il crimine, ma i critici sostengono che siano una mossa per aumentare la propria popolarità e deviare l'attenzione dalla riforma delle pensioni e dal taglio della spesa.
La Commissione europea ha chiesto alla Francia di provare che le espulsioni rispettino le leggi dell'Ue sulla libertà di circolazione delle persone e le leggi contro la discriminazione. da Reuters Italia
3 commenti:
In Ungheria, per esempio, il partito al governo di estrema destra ha detto che i rom sono una minaccia alla sicurezza pubblica e dovrebbero essere relegati in campi sottoposti a uno stretto controllo.
Questa notizia e' completamente falsa.
Il partito di estrema destra a cui ci si riferisce nella notizia e' Jobbik, il partito neonazista che pero', pur avendo il 16% dei voti, non e' al governo, ma sta all'opposizione.
Al governo c'e' Fidesz, partito di destra cristiana e liberale, che ha raccolto il 66% dei voti e che assolutamente non sposa le tesi razziste di Jobbik.
In ogni caso i Rom in Ungheria sono il 7% della popolazione e rappresentano una quota dell'elettorato troppo grande ed appetibile per qualsiasi partito per essere discriminata come la notizia riportata vorrebbe far credere. Se mai - e questo e' vero - cio' che vengono approvate sono leggi anti accattonaggio, quindi contro il nomadismo che in Ungheria riguarda solo una minima parte dei Rom.
grazie Chiara per la tua correzione importante.
abbiamo visto il tuo blog e, se sei d'accordo, vorremmo inserirlo nel nostro blogroll.
attendiamo...
Prego, fate pure. Io faro' altrettanto con voi. :-)
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