mercoledì 5 gennaio 2011

Marmirolo (MN), Sucar Drom e le famiglie sinte ricorrono al Consiglio di Stato

In seguito alla sentenza del TAR di Brescia e alle notizie stampa diffuse in questi giorni ecco il comunicato stampa diffuso questo pomeriggio ai mezzi d’informazione.
Le famiglie Ornato e Travaglia non sono "nomadi", ma appartengono alla minoranza linguistica non riconosciuta dei sinti italiani. Abitano nei due terreni di proprietà dal 2004 e dal 2005 sono residenti nel Comune di Marmirolo.
La legislazione in materia urbanistica all’atto dell’acquisto del terreno (legge 47/1985) non sanzionava come abuso edilizio le strutture senza fondamenta installate su terreno agricolo. Quindi le famiglie hanno rispettato le regole. Nel gennaio 2005 entra in vigore il Testo Unico 380/2001 che non sana le situazioni pregresse e che definisce abuso edilizio anche le strutture senza fondamenta, come la casa mobile o la roulotte.
Nel 2006 il Comune di Marmirolo emette un’ordinanza di abbattimento delle opere (case mobili) a cui segue il ricorso al Presidente della Repubblica, presentato dalle famiglie con il sostegno dell’associazione Sucar Drom e che è tutt’ora pendente.
Nel 2009 la nuova Amministrazione comunale emette una seconda ordinanza di abbattimento delle opere a cui segue il ricorso al Tar di Brescia da parte delle famiglie.
L’associazione Sucar Drom chiede e ottiene alcuni incontri con il Sindaco a cui vengono prospettate alcune soluzioni. Il comune respinge tutte le proposte.
Il Tar di Brescia nel gennaio 2010 blocca l’ordinanza del Comune di Marmirolo perchè il danno che potrebbe essere arrecato alle famiglie è grave e chiedono al Comune di ricercare delle soluzioni. Il 2010 passa senza che nessuna soluzione venga prospettata da parte del Comune di Marmirolo.

Il 29 dicembre 2010 il Tar di Brescia emette la sentenza sul ricorso presentato dalle famiglie, rigettando le quattro motivazioni poste dall’avvocato Enrico Rabino. Nella sentenza vengono compensate le spese di giudizio perchè secondo i giudici il ricorso è fondato.
Nella sentenza i giudici utilizzano, per argomentare il rigetto, sentenze emesse negli ultimi anni da altri Tribunali amministrativi, la particolarità di queste sentenze è che sono tutte rivolte a persone appartenenti alle minoranze linguistiche sinte o rom.
Per questa ragione sarà impugnata la sentenza al Consiglio di Stato con la richiesta di annullare l’ordinanza del Comune di Marmirolo perchè sostenuta da una disposizione legislativa, il Testo Unico 380, che colpisce solo ed esclusivamente le famiglie sinte o rom, definendo in questo modo la norma una discriminazione razziale indiretta.
L’associazione Sucar Drom presenterà al Comune di Marmirolo, insieme alle famiglie Ornato e Travaglia, quattro soluzioni per risolvere in via definitiva il contenzioso in atto. Rimanendo comunque disponibili ad un confronto serio e aperto con l’Amministrazione comunale per ricercare insieme ulteriori soluzioni.
Per contatti diretti:
Carlo Berini, Sucar Drom, cellulare 3388736013; Susana Marin, famiglia Ornato, 3333441367; Oriana Degl’Innocenti, famiglia Travaglia, 3332218340

21 commenti:

franco ha detto...

discriminazione razziale indiretta

è un concetto che, se apparirà in ogni sentenza per cancellare i provvedimenti amministrativi che lo sono, diventa come gridare il re è nudo della favola.

Troppi amministratori fanno i furbi con modifiche ai regolamenti comunali che sono fintamente sensate. Spero anche che sempre più spesso si passi anche al secondo livello, ovvero il penale per chi è discriminante sia diretto sia indiretto. Dove la pena più importante potra essere l'accessoria che precluda a queste persone di fare l'amministratore.

Anonimo ha detto...

Scusa Francisco ma mi sembra che sia tu a discriminare.
Mi sembra che dalla decrizione imprecisa dove si vuole, appaia chiaro che queste abitazioni(x' tali sono) siano poste su terreni agricoli.
Ora, credo, che a sfruttare le pieghe delle leggi siano i signori(di cui l'etnia importa solo a chi cerca scusanti per difendere dei "furbetti") che utilizzano da anni un terreno agricolo come se fosse edificabile.
Se a fare una cosa simile fossi io ci sarebbero già le macerie, siccome a farlo è uno che dovrebbe appartenere ad una minoranza, lui può?
Fatemi sapere se riuscite a vincere la causa, vendo casa subito e prendo un terreno agricolo(con costi infinitamente minori) e adotto il medesimo sitema.
Poi per gli scarichi... ma chissenefrega!

franco ha detto...

Non sono ma il TAR.

Decisamente fai il furbetto o non hai letto bene o non hai capito la notizia.

Se i fatti sono che con modifiche ai piani o a regolamenti, fatti astutamente e direttamente, per evitare insediamenti di un a particolare etnia diventa per il giudice discriminazione razziale indiretta.

Se ti sacrifichi per cercare un forte guadagno, e ti trasferisci su un terreno agricolo in presenza di leggi e regolamenti che lo permettono e poi ti trovi un regolamento modificato in presenza anche di una residenza concessa, sarai il primo caso di non zigano, sempre a quel che dicono i giudici, discriminato.

Quindi se mi dai del discriminatore, passo precedente in questo caso ad essere razzista sbagli o lo fai apposta.

Mi aspetterei, uso il condizionale, da parte tua l'ammissione di errore oppure delle scuse.

Non credo che lo farai visto che penso che tu sia un troll che cerca di creare flame.

Ti arrampichi sugli specchi, hai perso tempo tu, se non hai capito ciò che è stato scritto, e ne ho perso io a risponderti.

Grazie per il tutto.

Anonimo ha detto...

Francisco caro, il furbetto lo fai tu, trovami la legge che consente, in tutt'italia, di costruire un insediamento stabile in un terreno agricolo.
Giusto per dirti chi prende per il culo chi, t'informo, giusto se non lo sai, che in un terreno agricolo non è consentito neppure il deposito(almeno in Lombardia, regione che comprende Brescia fino a prova contraria) di veicoli in quanto "potrebbe" esserci fuoriuscita di materiali che potrebbero inquinare la faglia, quindi senza permessi e trattamenti specifici non puoi neppure depositare ujn veicolo, figuriamoci una casa!
Ora arrampicati pure tu sugli specchi!

Anonimo ha detto...

http://caseprefabbricate.blogspot.com/2009/05/le-case-prefabbricate-in-legno-abusive.html
http://www.casapassiva.com/case/case_prefabbricate/1013_Case_prefabbricate_mobili_e_permessi_edilizi.php

franco ha detto...

furbettin furbettino, prima del DPR del 2001 si poteva fare.

E qui si ferma, da parte mia il dialogo con un troll che cerca flame.

Più volte hai giocato in questo modo, non comprendi ciò che si scrive o cerchi flame. Il discriminatore, e probabilmente razzista sei tu. Della seconda cosa non ne sono del tutto sicuro, della prima si. Che poi tu applichi la discriminazione razziale indiretta è certo.

Anonimo ha detto...

Caro Francisco io sarò un troll ma tu sei proprio colossalmente furbettino.
ti riporto solo l'articolo di sucar "nei due terreni di proprietà dal 2004 e dal 2005 sono residenti nel Comune di Marmirolo." e la tua affermazione che dice chi dei due è furbettino "furbettin furbettino, prima del DPR del 2001 si poteva fare."
Ora non so nel tuo paese privo di discriminazione ma a casa mia il 2001 viene decisamente prima del 2004.
se non rispondi è semplicemente perchè non hai argomenti validi da contrapporre di fronte alla LEGGE e ai FATTI!!!!
La scusa del troll è vecchia, la realtà è che quando l'avversario risponde con fatti l'unica scelta è demolirne l'immagine.
Buona vita, e pensare che credevo tu fossi una persona seria invece sei il solito tifoso che per difendere una parte non è capace di ammettere le volte che la sua parte sbaglia!

u velto ha detto...

il testo unico 380/2001 è entrato in vigore il 1 gennaio 2005. non è entrato prima in vigore perchè si doveva decidere come fare il condono edilizio. per la cronaca, il condono in Sardegna è stato tombale anche per i vulcani artificiali.

Anonimo ha detto...

Due semplici domande:
1° quindi si sapeva che prima o poi sarebbe entrata in vigore, oltretutto questo significa che anche voi concordate che sicuramente c'è un abuso per quelli che sono li dal 2005, giusto?
2° mi chiedo come mai nessuno abbia piazzato case mobili in tutti i terreni agricoli visto il costo delle case... evidentemente sono tutti stupidi, giusto?

Carlo Berini ha detto...

dal 2005 è abuso e quindi abbiamo lanciato il mess di non comprare più terreni agricoli (mess lanciato già prima comunque). è anche da considerare che con la modifica del titolo quinto della costituzione la competenza sull'urbanistica è passata alle regioni. per questa ragione avevo fatto una proposta di soluzione alla conferenza stato-regioni già nel 2001.
inoltre, visti i problemi di abusi edilizi in alcune aree del Paese (come ad esempio in sardegna per la tenuta dell'attuale presidente del consiglio con anche problemi paessaggistici oltre all'agricolo) la legge era rimasta nel limbo perchè dovevano trovare una soluzione che è stata trovata per alcuni abusi pre 2001 e non per altri, come i terreni dove dagli anni settanta vivono le famiglie sinte e rom.
le famiglie in questione hanno acquistato il terreno e sono andati ad abitarci (facendo fognature e allacci all'acqua e alla luce elettrica) nel 2004, diciamo sul filo.
rimane il punto che gli "abusi" non sono tutti uguali e per questo in sardegna nel novembre 2004 è partito un condono tombale, in lombardia e nelle altri regioni è andata diversamente.
in ultimo, è da sottolineare che con molti comuni abbiamo trovato soluzioni alternative (come ad esempio una variazione del piano regolatore con pagamento degli oneri come tutti) in altri come a marmirolo ci sono delle resistenze "ideologiche" e questo mi fa molto arrabbiare.
tra l'altro lo stesso comune ha appena approvato una bella variante per accontentare i soliti noti...

Anonimo ha detto...

http://www2.telelombardia.it/mplayer-new.php?autostart=1&filename=tg05992.flv

ecco un pò di verità sulla loro vita!
dal minuto 7.50 un interessante spaccato di una parte di quelle persone che occupano spazi pubblici pur non avendone necessità!

u velto ha detto...

il commento è off topic. le famiglie Ornato e Travaglia sono italiane e abitano in un terreno di proprietà.

xpisp ha detto...

però...manco per un pò è guarda che bel polverone..
Scusa Carlo ma da quando su un terreno agricolo(già la denominazione dovrebbe dare intuitivamente un'indicazione) è possibile creare qualcosa perchè una famiglia ci viva?
Diciamolo chiaramente , si è voluto provare una strada al limite dell'interpretazione forse ma se la cosa fosse realizzabile pensi che non sarebbe già stato fatto visti i prezzi delle case???
Ignoro la legge e non entro nella diatriba tra Franco(discrimini chi non la pensa come te mi sembra) e l'Anonimo(ammesso che sia sempre lo stesso), ma così con le poche conoscenze che ho mi sembra comunque un tentativo decisamente azzardato di persone che una volta colte in fallo usano l'arma della discriminazione per avere una concessione.
Attenzione, non mi piacciono i vulcani ma se uno sbaglia e aggira la legge non è che autorizza tutti a farlo, altrimenti domani ti picchio forte del fatto che c'è chi uccide?
Non scherziamo per cortesia.
Avete una battaglia seria da portare avanti con modi che non sempre condivido, questo è uno di quei casi.

Anonimo ha detto...

xp, un cordiale saluto.

l'anonimo è un flamer. Se hai seguito gli scambi fra me e lui dall'inizio credo che ti possa trovare d'accordo con me.
La sua tecnica di comunicazione è tipica del flamer.
Usa in particolare la forma della sineddoche.
Per molto tempo non l'ho "discriminato" ed ho tentato di dialogare. Verificato, su questo post ed altri, che di flamer si tratta, mi scuso per la ripetizione, lo tratto da tale.
L'anonimo che scrive è la stessa persona, non va escluso che usi la firma anonimo una persona che ne usa un'altra. E qui, se fosse vero, è la riprova che flamer si tratta.

franco

il sistema non mi fa accedere, mi aggiungo agli anonimi....

Carlo Berini ha detto...

ciao Xpisp, in Italia la materia urbanistica è sempre stata particolare. nel 1971 se avevo costruito un grattacielo su un terreno agricolo me lo condonavano senza nemmeno pagare gli oneri che rimanevano a carico dello stato, questo succedeva anche se cosrtuivo un quartiere.
la mia esperienza diretta in questo ambito è dal 1987 e ad oggi non ho mai visto in Italia un comune inserire nel suo piano regolatore delle aree che potessero soddisfare le esigenze abitative di famiglie sinte o rom, a parte i "campi nomadi" che tutti deprechiamo.
i sinti e rom hanno usato una stada al limite dell'interpretazione? si, concordo. questa strada l'hanno usata altri? si, bisogna riconoscerlo.
chi è stato perdonato, graziato, condonato? i soliti noti. altro fatto accertabile, carte alla mano.
ora si pone un ulteriore problema, chi vive in tutto il Paese un'emergenza abitativa? i sinti e i rom, ci sono pure i decreti di Berlusconi a testimoniarlo.
ora mi chiedo, perchè prendersela con qualche centinaio di famiglie in emergenza abitativa? non mi sembra cha abbiano sgomberato le famiglie che abitano negli appartamenti che sono stati "graziati" dal tangentista Mirko Pennisi (presidente della commissione urbanistica del Comune di Milano) o sbaglio?
il punto è che ci sono due pesi e due misure. se il responsabile di un abuso è un potente si è sempre pronti a trovare la strada per aiutarlo, se il respionsabile dell'abuso non è un potente si è pronti a condannarlo ma se il responsabile dell'abuso è un rom o sinto si è pronti a sgomberarlo e cacciarlo in strada. mi chiedo e ti chiedo: è questo un Stato civile?

xpisp ha detto...

Vedi Carlo io sono radicale, se c'è chi ha abusato facendola franca non penso che devo chiudere gli occhi in altri casi, al massimo posso pensare che oltre che sbattere fuori queste persone sbatto fuori pure chi tu elenchi!
Vorrei capire cosa significa "..delle aree che potessero soddisfare le esigenze abitative di famiglie sinte .."
scusa ma anch'io avrei delle richieste particolari ma devo attenermi alle regole.
Ci sono un sacco di zone dove esistono cascine tralasciate che fno a pochi anni fa avevano valore 0, come mai non si è mai pensato a quelle?Tanti appartamenti, cortile grande e comune ecc.
Scusa ma pur rispettandoti e credendo che quello che dici lo dici convinto e in buona fede, a me sembra che si voglia risolvere un problema aggirando la legge e mettendola in quel posto a chi la segue, in pratica a me lo mettono in quel posto berlusconi e i rom/sinti?
Forse un pò troppo!


@Franco
secondo me potresti rileggervi entrambi con occhi diversi.Provaci ;)

Carlo Berini ha detto...

ciao Xpisp, non sono però abusi quelli fatti dalle famiglie ma sono diventati in seguito abusi.
quanto alle regole particolari, forse non te ne sei accorto ma è così. faccio un esempio: l'Italia è un Paese che ha pochissimo territorio se la rapportiamo agli altri Paesi europei. per questa ragione tutti gli urbanisti hanno sempre raccomandato di costruire in altezza (condomini) ma l'esigenza espressa dai cittadini era quella di avere la propria villetta. il risultato è che nelle lottizzazioni i comuni, dagli anni settanta sopratutto in pianura padana ma non solo, hanno previsto lottizzazioni con indici di edificabilità e quindi costi dei terreni per soddisfare le esigenze dei cittadini senza curarsi dell'uso eccessivo del territorio.
ora abbiamo una situazione per cui non esiste più discontinuità tra una città e l'altra, una distesa di villette.
la settimana scorsa ho partecipato alla presentazione di un piano regolatore (adesso si chiama diversamente) e l'urbanista oltre alle solite aree per villette ha inserito alcune aree per dei piccoli condomini a quattro piani. il risultato è stata una piccola rivolta dei costruttori che hanno affermato a chiare lettere che non avrebbero costruito: nessuno avrebbe comprato degli appartamenti. ti farò sapere come va a finire...

Carlo Berini ha detto...

dimeticavo la questione delle cascine. la capacità economica delle famiglie è cresciuta negli ultimi anni. alla fine degli anni ottanta erano rare le famiglie che potevano disporre di circa 60 milioni di lire per comprare una cascina. chi li aveva lo ha fatto. dagli anni novanta il costo di questa tipologia abitativa è cresciuto in maniera esponenziale, roba da ricchi...

Anonimo ha detto...

ATTO DI RAZZISMO
Brianzolo denunciato penalmente perchè nella sua richiesta di allacciatura all'acqua del suo terreno agricolo ha tralasciato la richiesta di 15 cm(!!!!!!) di terreno comunale.
Sicuramente un atto razzistico portato avanti dal comune a dirigenza meridionale.

Anonimo ha detto...

Con il precedente commento la satira entra di diritto in Sucar Drom. Grazie al mio collega anonimo.

Anonimo ha detto...

Il fatto è reale, la causa no.
La realtà è che chi ha fatto la domanda non si è reso conto(o ignorava) che per fare i lavori doveva "sconfinare" per 15 cm sul terreno pubblico.
Il comune non se n'è reso conto in fase di domanda(????) ma se n'è reso conto in fase di accertamento e ha pasato la pratica in comune come abuso edilizio.