venerdì 4 febbraio 2011

Porrajmos, Ue: i Sinti e i Rom sono stati vittime di una persecuzione su base etnica

Il 15 dicembre scorso alcuni parlamentari europei hanno presentato un’interrogazione per chiedere il riconoscimento da parte dell'UE del genocidio dei rom e dei sinti durante la II Guerra mondiale.
Alcuni giorni fa, il 2 febbraio 2011, in apertura della sessione plenaria del Parlamento europeo, il presidente Jerzy Buzek ha affermato che i rom e sinti sono stati vittime, come gli ebrei, di una persecuzione su base etnica, durante il nazismo. Purtroppo, ha continuato Buzek, non tutti i Paesi europei hanno riconosciuto ufficialmente il Porrajmos. E molti europei non conosco la persecuzione subita di sinti e rom, durante il nazismo. Per questo, secondo il Presidente, è tempo che tutti i Cittadini europei sappiano che i rom e i sinti hanno subito il trauma del genocidio.
Il presidente Jerzy Buzek ha ricordato che i rom e i sinti sono al momento la più grande e la più antica minoranza etnica in Europa ma sono anche la minoranza più discriminata d’Europa.
L'educazione è il miglior modo per combattere la discriminazione, secondo Buzek che ha chiuso il suo intervento affermando che il Parlamento europeo è la voce dell'Unione europea nella lotta per i diritti umani. Solo ricordando la sofferenza che hanno dovuto subire, possiamo comprendere la situazione di oggi.
Di seguito il testo dell’interrogazione che ha portato al riconoscimento del Porrajmos e i nomi dei parlamentari che hanno firmato l’interrogazione

I membri della comunità rom sono vittime di discriminazioni e di esclusione in tutta Europa: sono regolarmente bersaglio di commenti e di attacchi razzisti, di vessazioni da parte delle forze di polizia e della negazione dei loro diritti fondamentali di cittadini. La discriminazione nei loro confronti è prevalente in tutti gli ambiti della vita, soprattutto nell'istruzione, occupazione, alloggio e assistenza sanitaria.
L'ignoranza della maggioranza della società riguardo alla storia dei Rom contribuisce molto al pregiudizio di cui sono vittime i Rom e rappresenta anche un ostacolo alla loro integrazione all'interno dell'Unione europea.
Non è diffusamente noto che durante la seconda guerra mondiale, al pari degli ebrei, i membri della comunità rom sono stati oppressi per motivi razziali dal regime nazista; decine di migliaia di Rom sono stati uccisi nei territori orientali occupati e migliaia di loro sono stati uccisi nei campi di sterminio. Nell'Europa occupata, anche se il destino dei rom variava da paese a paese, sono stati perseguitati.
Alcuni Stati membri dell'UE, come la Germania nel 1982, hanno già riconosciuto il genocidio dei rom durante la Seconda Guerra Mondiale. Un analogo atto da parte dell'Unione europea sarebbe un evento storico per i membri della comunità rom e per l'Europa.
Il 27 gennaio 2011, si celebrerà l'anniversario della liberazione di Auschwitz. Questo evento rappresenta una occasione storica per ricordare ai cittadini europei gli orrori dell'Olocausto per tutte le vittime del regime nazista.
Il Consiglio è del parere che i Rom abbiano il diritto di vedere la loro travagliata storia comune, riconosciuta dall'Unione europea? Che cosa ha in programma di fare il Consiglio per la migliore comprensione da parte della popolazione europea della storia che condivide con i Rom?
Firmatari: Catherine Grèze, Kinga Göncz, Cornelia Ernst, Lívia Járóka, Renate Weber, Alexander Alvaro, Catherine Bearder, Izaskun Bilbao Barandica, Lothar Bisky, Eva-Britt Svensson, Leonidas Donskis, Isabelle Durant, Ioan Enciu, Monika Flašíková Beňová, Thomas Händel, Rebecca Harms, Heidi Hautala, Stephen Hughes, Sophia in 't Veld, Andrey Kovatchev, Jean Lambert, Ulrike Lunacek, Monica Luisa Macovei, Claude Moraes, Mariya Nedelcheva, Nadezhda Neynsky, Rovana Plumb, Raül Romeva i Rueda, Jutta Steinruck, Hannes Swoboda, Csaba Sándor Tabajdi, Hannu Takkula, Rui Tavares, László Tőkés, Kyriacos Triantaphyllides, Lambert van Nistelrooij, Gianni Vattimo, Marie-Christine Vergiat, Cecilia Wikström e Gabriele Zimmer

1 commento:

Sucar Drom ha detto...

Un grande grazie a

Catherine Grèze, Kinga Göncz, Cornelia Ernst, Lívia Járóka, Renate Weber, Alexander Alvaro, Catherine Bearder, Izaskun Bilbao Barandica, Lothar Bisky, Eva-Britt Svensson, Leonidas Donskis, Isabelle Durant, Ioan Enciu, Monika Flašíková Beňová, Thomas Händel, Rebecca Harms, Heidi Hautala, Stephen Hughes, Sophia in 't Veld, Andrey Kovatchev, Jean Lambert, Ulrike Lunacek, Monica Luisa Macovei, Claude Moraes, Mariya Nedelcheva, Nadezhda Neynsky, Rovana Plumb, Raül Romeva i Rueda, Jutta Steinruck, Hannes Swoboda, Csaba Sándor Tabajdi, Hannu Takkula, Rui Tavares, László Tőkés, Kyriacos Triantaphyllides, Lambert van Nistelrooij, Gianni Vattimo, Marie-Christine Vergiat, Cecilia Wikström e Gabriele Zimmer