I comunicati della Giunta annunciano l'avvio di una nuova tornata di sgomberi nei già martoriati campi di rom rumeni a Pisa. L'amministrazione, in particolare, informa di aver effettuato “quattro interventi in cinque giorni”: lo dice con tono trionfale, come fosse una cosa di cui andar fieri.
Il fatto che le famiglie sgomberate siano senza un tetto sulla testa, costrette a vagare per la città alla ricerca di un luogo dove nascondersi, non sembra turbare i sonni dei nostri amministratori. Né suscita alcuna preoccupazione il fatto che cinque minori provenienti dal campo dietro le Piagge – tra cui un bambino di un anno e mezzo e una bambina di due anni – dormano all'aperto.
La Giunta si limita a dire, in proposito, che le famiglie sarebbero state “ricevute dagli assistenti sociali”, i quali avrebbero fornito “buoni per l’acquisto di generi alimentari”. Un bel lavoro: si sbattono donne e bambini in mezzo a una strada, e in cambio si regala un pacco di pasta...
Interventi di questo tipo ricordano quelli condotti a Roma e a Milano dal centro-destra: si distruggono le baracche, si allontanano le famiglie (ben sapendo che si sistemeranno pochi metri più avanti) e non si offre alcuna sistemazione alternativa. E si ignorano le voci autorevoli che criticano l'inumanità, e l'inutilità, degli sgomberi: ricordiamo quella del Presidente Napolitano, o quella della Caritas che solo pochi giorni fa ha offerto accoglienza ai rom sgomberati da Alemanno, rifugiatisi nella Basilica di San Paolo.
Eppure, proprio in Toscana sarebbero disponibili strade alternative.
A pochi chilometri da Pisa, il Comune di San Giuliano ha avviato un percorso positivo con i rom dell'ex Ostello di Madonna dell'Acqua: rifiutando lo sgombero, sforzandosi di garantire percorsi di inclusione per le famiglie, con la collaborazione delle associazioni del territorio.
Il Consiglio Regionale ha approvato all'unanimità, lo scorso 16 Febbraio, una mozione in cui si critica la politica degli sgomberi. Il rogo di Roma, dove hanno perso la vita quattro bambini rom, dimostra in modo inequivocabile – scrive il Consiglio Regionale - «l’inutilità della pratica degli sgomberi, che non fanno altro che trasferire le comunità rom su un altro territorio».
Ma forse è proprio questa la politica del Comune di Pisa: trasferire le comunità rom nei territori vicini. Lo disse pochi mesi fa, con tono di minaccia, il Comandante della Polizia Municipale a un gruppo di rom rumeni, non sapendo di essere registrato: “andate in un altro Comune!”. Oggi, a pochi mesi di distanza, quella frase sembra ispirare le scelte dell'amministrazione.
Mentre chiediamo al Comune di Pisa di interrompere immediatamente questa politica folle e insensata, facciamo appello a tutti i cittadini e a tutte le cittadine, affinché si attivi una “catena della solidarietà”: offriamo alle famiglie sgomberate tende dove dormire, in modo che possano avere un qualche riparo sia pur provvisorio. Africa Insieme si rende disponibile a coordinare gli aiuti: chiunque abbia una tenda da donare a una famiglia, o chiunque intenda fare un'offerta per comprarla, ci contatti all'indirizzo volontariato@africainsieme.net. di Associazione Africa Insieme
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