A fine maggio è stata annullata la delibera n.183/2010 della passata amministrazione, che riavviava per la terza volta negli ultimi cinque anni una procedura di regolarizzazione del Quartiere Terradeo, perseguita da più amministrazioni di segno diverso.
Questo atto, nel cui merito non ci avventuriamo, ha tuttavia interrotto un percorso, avviato in accordo con la Provincia di Milano e con l’Ente Parco Agricolo Sud Milano, che avrebbe poi consentito di sistemare anche le ‘casette’. Ma la delibera cancellata non è stata sostituita con alcun altro provvedimento. Si è così automaticamente aperto lo spazio per ‘normali’ procedure in una situazione che ‘normale’ non è.
Se condotto alle sue estreme conseguenze, questo procedimento potrebbe giungere all’ordine di demolizione delle ‘casette’ (già comunicato), che sono la prima casa e l’unica abitazione dei titolari, mettendo sei famiglie coi propri bambini a cielo aperto e costituendo uno sgombero di fatto. Si violerebbero così una serie di leggi, a cominciare da quella fondamentale, la Costituzione (artt. 2 e 3), nonché la Carta Sociale Europea firmata dal nostro Paese (artt.30 e 31): diritti fondamentali di ogni persona, sulla cui violazione, abituale nei confronti di sinti e rom, l’Italia è stata già condannata, ma non se ne dà per inteso. Pare che non proprio tutti siano tenuti al rispetto di leggi e norme anche internazionali.
Stiamo parlando, inoltre, di persone regolarmente residenti a Buccinasco, cittadini!, i cui bambini frequentano le scuole locali e se ne potrebbero trovare di conseguenza impediti (art. 34 Cost.).
Ora, queste ‘irregolarità su cui si parla e riparla sempre senza concludere, ma si rischia ora anche di agire, non fanno da specchietto per le allodole? in un Comune in cui, in assenza d’un piano regolatore, tutti coloro che possono sbrigliano la… fantasia costruttiva.
Non siamo in presenza, al Terradeo, di abusi, né di furbizie e approfittamenti, ma di situazioni assentite ripetutamente dalle Autorità competenti e oggetto di una interminabile procedura di regolarizzazione a tutt’oggi non conclusa e anzi interrotta. Nella quale i sinti del Terradeo sono le vittime.
Giova infine ricordare che il Comune di Buccinasco è destinatario di una somma assegnata dal Prefetto di Milano, in qualità di Commissario straordinario (Fondo Maroni, soldi U.E.), soldi non utilizzabili, finché non sarà stata completata la procedura di regolarizzazione di cui abbiamo parlato. Se ce li tengono da parte.
Abbiamo voluto proporre all’opinione pubblica di Buccinasco un quadro complessivo dei problemi, ma siamo convinti che ci siano volontà e spazi per operare, con la dovuta cautela e ragionevolezza, senza violare alcuna legge, ma anzi accompagnando un gruppo di persone a lungo emarginate dalla società ad inserirsi correttamente, proprio nel pieno rispetto delle leggi. Ci appelliamo dunque alla cittadinanza, alle forze politiche e sociali e alle competenti Autorità, perché vogliano consentire, sospendendo le procedure in atto, uno spazio di confronto, teso a ripristinare una procedura di regolarizzazione e salvaguardia. di ApertaMente di Buccinasco
Riassunto delle puntate precedentiIn più occasioni la Corte Costituzionale ha affermato che rientra, tra i compiti della Repubblica, quello di favorire l’accesso alla abitazione ai cittadini più deboli. La difficoltà di avere una casa costituisce insomma una delle preoccupazioni alle quali le amministrazioni pubbliche devono offrire risposte efficaci, in particolare attraverso i piani di edilizia economica e popolare.
I riferimenti costituzionali del diritto alla casa” sono gli art. 2, 3 e 32. Infatti le politiche legislative in materia abitativa sono basate sulla tutela dei diritti inviolabili della persona, tutela che è strettamente legata ai compiti che lo Stato ha nel rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale.
E’ opportuno ricordare che la maggior parte di queste costruzioni sono state costruite tra il 1994 ed il 2002.
Ciò avviene ad un anno dall’inizio della prima parte di questa stessa procedura da parte della stessa Responsabile di Settore che ha emesso la DIFFIDA del 20.05.2010 consegnata agli interessati nei giorni successivi.
Il Sindaco in carica e la Giunta subito interpellati dalla nostra Associazione sostennero anche per iscritto di essere all’oscuro della decisione della Funzionaria e di non condividerne l’operato.
La coerente scelta successiva fu quella di votare, da parte del Sindaco e della Giunta, la delibera di indirizzo n.183/2010 allo scopo di congelare la procedura ed attivare un tavolo comune con Parco Sud e Prefettura per individuare la più appropriata soluzione ad un problema che era stato sollevato in Provincia durante l’Amministrazione Carbonera .
Questa delibera è la stessa che è stata annullata recentemente dal Commissario, dott.sa Francesca Iacontini.
Ora dopo la consegna della ORDINANZA, anche in questo caso, la nostra Associazione ha contattato tempestivamente il Direttore Generale del Comune di Buccinasco al quale ha chiesto conto di questa scelta tempestiva senza nessun preavviso, tanto più che avevamo avuto un primo incontro con il Commissario ed eravamo in attesa di un secondo incontro. Con nostra sorpresa abbiamo appreso che il Direttore Generale non era al corrente dell’avvenuta esecutività dell’Ordinanza. Ci sembra che si ripeta la storia dello scorso anno, con la differenza che ora siamo in presenza di un atto esecutivo.
1 commento:
Consigliamo di leggere anche questo breve ma illuminante post
http://www.buccinasco.net/dblog/articolo.asp?articolo=1232
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