lunedì 11 luglio 2011

UE, un quindicenne su cinque ha problemi di lettura

In Italia il 21% dei quindicenni incontrano difficoltà a leggere, come del resto in Europa dove in media un quindicenne su cinque - ma con punte del 40% per Bulgaria e Romania - non sono in grado di leggere adeguatamente. E' quanto emerge da uno studio elaborato dalla rete Eurydice della Commissione europea, dove appare chiaro che ancora molta strada resta da fare per raggiungere l'obiettivo che si sono fissati i ministri dell'istruzione dell'Ue: ossia ridurre la quota di quanti non sono in grado di leggere adeguatamente portandola dal 20% a meno del 15% entro il 2020. Soltanto alcuni paesi del Nord Europa hanno già raggiunto questo obiettivo.
''E' assolutamente inaccettabile che nell'Ue ci siano ancora così tanti giovani privi delle competenze di base per leggere e scrivere - ha commentato Androulla Vassiliou, commissario all'istruzione, la cultura e la gioventù - secondo cui questi giovani sono esposti al rischio di esclusione sociale, oltre alle difficolta' di ricerca di un posto di lavoro''.
Per Vassiliou, dei ''progressi sono stati registrati in Europa nell'ultimo decennio, ma non sono sufficienti'' e la promozione dovrebbe concentrarsi soprattutto sui gruppi a rischio. E proprio recentemente la commissaria ha lanciato una campagna di alfabetizzazione rivolta a tutte le classi d'età e in particolare quelle svantaggiate come ad esempio i bambini rom e sinti.
Ma lo studio, che si basa anche sulle più recenti indagini internazionali, mette in evidenza altre problematiche: nell'Ue, ad esempio, soltanto otto paesi (Danimarca, Finlandia, Islanda, Irlanda, Malta, Norvegia, Svezia e Regno Unito) offrono nelle scuole specialisti di lettura per coadiuvare gli insegnanti. Altri Paesi fanno ricorso a psicologi o terapeuti ma non a personale specializzato nella lettura. La relazione mette anche in evidenza come il totale delle variazioni tra i risultati migliori e peggiori dei giovani dipendono dal fattore scuola: la percentuale di variazione va dal 7,3% della Finlandia (dove la differenza tra le scuole è minima) al 55,5% dell'Italia, a oltre il 58% della Francia e il 61,2% della Germania.
Per la metà del 2012 Bruxelles ha annunciato delle nuovo proposte per migliorare le capacita' di lettura dei giovani. da ANSA

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