La casa d'asta statunitense Alexander Autographs, rimetterà in vendita il 21 luglio i diari di Joseph Mengele, ufficiale delle SS e medico nazista che operò ad Auschwitz-Birkenau nel Zigeuner Familienlager, dove erano internati sinti e rom. La prima asta nel gennaio scorso è andata deserta.
All'asta con una stima di 300.000/400.000 dollari andranno diversi diari per un totale di circa quattromila pagine, lettere, appunti, alcuni dipinti e disegni realizzati da Mengele nel periodo compreso tra il 1960 e il 1975, quando si trovava in Brasile.
Mengele era riuscito a fuggire alla cattura grazie ai documenti rilasciati dal Comune di Termeno in Alto Adige. Gli Amministratori locali di Termeno hanno rilasciato a Mengele un documento d'identità che gli ha permesso di imbarcarsi a Genova per l'America del Sud. Ha vissuto per alcuni anni in Paraguay, finché, allertato dall’avvocato di famiglia, fuggì dopo qualche anno, prima in Argentina a Buenos Aires e poco tempo dopo, nel 1955, in Brasile, dove rimase per circa 25 anni fino alla sua morte. Ad oggi non sono chiarite le responsabilità degli Amministratori del Comune di Termeno.
Joseph Mengele, denominato anche l'angelo della morte, coordinava il lavoro di tutti i medici di Auschwitz ma aveva la sua base nella parte di campo, Birkenau, dove erano stati internati i sinti e rom, considerati materiale razziale d'eccellenza per la loro origine indo-ariana. In particolare Mengele era interessato ai gemelli sinti e rom. Nel libro di Luciano Sterpellone, Le cavie dei lager, a pagina 184-185 è riportata una sua frase chiarificatrice di tanto interesse verso i gemelli sinti e rom: «Ogni madre ariana, con un parto gemellare, potrà fornire un individuo in più alla razza la cui vocazione era quella di dominare le altre».
Gli esperimenti erano di una crudeltà inaudita. Ne abbiamo una testimonianza diretta da Ugo Höllenreimer, sinto tedesco sopravvissuto, che ha raccontato la sua drammatica esperienza a Giovanna Boursier il 4 agosto 2004 ad Auschwitz-Birkenau, durante la commemorazione dell'ultima liquidazione dello Zigeuner Familienlager. Due foto scattate a bambini sinti e rom nella baracca di Mengele sono visibili nel pannello n. 14 della mostra “Porrajmos, altre tracce sul sentiero per Auschwitz”, realizzata dall'Istituto di Cultura Sinta.
Il materiale che andrà all'asta per la seconda volta negli Stati Uniti è un importante documento storico che può aiutare ricercatori e studiosi a far sempre più luce su quegli anni drammatici. Sarebbe auspicabile che i Governi tedesco e italiano partecipassero all'asta, viste le responsabilità oggettive dei due Paesi.
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