lunedì 22 agosto 2011

Pisa, appello di un gruppo di sacerdoti della Diocesi

Siamo un gruppo di sacerdoti della diocesi di Pisa che, di fronte alla situazione venuta a crearsi in seguito al recente sgombero a Cisanello di un insediamento di famiglie rom, intendono condividere alcune considerazioni e avanzare una proposta, senza voler per questo esprimere il pensiero di tutta la Chiesa di Pisa.
Ci rendiamo conto della complessità e delle varietà del fenomeno della mobilità umana che riguarda il mondo intero e in particolare l’Italia e tutta l’Europa; fenomeno ben più vasto dei nostri piccoli comuni, i quali peraltro già si sono attivati o si stanno attivando per le forme di “accoglienza diffusa” dei profughi africani scelta dalla regione Toscana.
Nessuno, tanto meno noi, possiede soluzioni pre-confezionate; vorremmo invece offrire un contributo che orienti tutti verso soluzioni basate sull’interazione e la collaborazione delle diversi componenti della società, a partire dalle Amministrazioni comunali vicine per territorio: attuare uno sgombero senza alcuna prospettiva (almeno per una parte dei soggetti che lo subiscono) significa semplicemente spostare il problema da un comune a un altro, perpetuando uno stato di emergenza per i rom e di allarmismo nel resto della popolazione, come è avvenuto nei giorni scorsi.
Ci rattrista vedere che i diretti interessati, soprattutto perché “poveri”, siano quasi sempre considerati una realtà fastidiosa da ignorare e/o da reprimere, e non persone con una loro dignità, soggetti di diritti oltre che di doveri, e comunque parti in causa che occorre in qualche modo ascoltare prima di prendere le decisioni che li riguardano; lo stesso deve valere per quei soggetti singoli e soprattutto associati che si impegnano in varie forme di accompagnamento e tutela.
In base alle considerazioni di cui sopra, ci permettiamo chiedere agli amministratori locali se non sia il caso di promuovere un tavolo di confronto aperto alle realtà dell’associazionismo, del volontariato e delle comunità parrocchiali per valutare ipotesi di sistemazioni provvisorie ma non precarie; contestualmente, di accompagnare tale confronto con una seria e non allarmistica campagna d’informazione sulla presenza e le problematiche dei rom sul territorio pisano.
Vogliamo infine sottolineare l’importanza di sollecitare i credenti in Dio e nella dignità di ogni essere umano a educarsi e educare a pratiche di fraternità e di giustizia, costruendo il bene comune nell’accoglienza e nella reciprocità.
Firmato il 20 agosto 2011 da: don Luigi Gabbriellini, don Agostino Rota Martir, don Vio Romeo, don Roberto Filippini, don Antonio Cecconi, don Sergio Prodi

1 commento:

u velto ha detto...

la notizia su Il Tirreno:
http://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2011/08/21/news/rom-insorgono-i-sacerdoti-no-allo-sgombero-4825950