martedì 28 febbraio 2012

L'Italia presenta la "Strategia nazionale d’inclusione dei rom sinti e caminanti"

In queste ore il Governo italiano sta presentando a Bruxelles la “Strategia nazionale d’inclusione dei rom sinti e caminanti”, documento redatto con urgenza negli ultimi due mesi per il disinteresse dimostrato dal precedente Governo dopo la Comunicazione 173 del 5 aprile 2011, da parte della Commissione Europea.

Il documento di circa 100 pagine è stato inviato alle associazioni sinte e rom il 17 febbraio scorso. Pochi giorni dopo si è tenuto un incontro, presso il Punto di contatto dell'UNAR, in cui le associazioni sinte e rom hanno presentato le loro impressioni e le richieste di modifica.

Il documento “Strategia nazionale d’inclusione dei rom sinti e caminanti” punta l'attenzione su quattro ambiti di intervento (istruzione, lavoro, sanità e habitat) e ha sicuramente un forte debito con il Rapporto conclusivo dell'indagine sulla condizione di rom, sinti e camminanti in Italia, redatto dalla Commissione Straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato italiano.

La Federazione Rom e Sinti Insieme nelle sue note presentate il 22 febbraio scorso ha rilevato:
“Il documento presentato è corposo e prevede tutta una serie di misure che sono difficili da analizzare in poche ore nella loro capacità di incidere nella realtà quotidiana vissuta dai circa centomila Sinti e Rom presenti in Italia. Se si escludesse dal documento tutto ciò che è stato fatto, proposto, scritto in tutti questi anni molto critici, sarebbe una strategia veramente nuova, meno corposa e sarebbe più facile per tutti individuare all’interno le positività.”

La Federazione plaude all'impegno dimostrato dall'UNAR e dal suo direttore, Massimiliano Monnanni, per accrescere la partecipazione delle associazioni sinte e rom in Italia e nel cercare di rendere concretamente attuabili le richieste già presentate dalla Federazione nei mesi scorsi, durante la manifestazione “Tutti Uniti”.

Permangono diverse criticità che sono state rilevate nel documento “Strategia nazionale d’inclusione dei rom sinti e caminanti” e per questo sono state chieste alcune modifiche per rendere più coerente l'intero quadro di intervento. Una su tutte riguarda l'inconsistenza delle risorse messe a disposizione per i primi due anni 2012/2013, perchè come è stato rilevato anche dalla Conferenza delle Regioni e delle province autonome i fondi a disposizione, pari a 17 milioni ''peraltro non ancora utilizzabili del ministero dell'Interno'', sono insufficienti ''soprattutto se attengono interventi sociali e soluzioni abitative, richiedono impegni finanziari ben più consistenti di quelli messi a disposizione''. Tutto ciò in un momento in cui le risorse per le politiche sociali hanno subito, nell'ultimo triennio, un decremento dell'89%.

Permangono anche criticità rispetto alla questione stime/censimenti, in quanto si cerca di avere dei numeri precisi con alcune modalità che lasciano dubbi. Per questa ragione la Federazione Rom e Sinti Insieme ha invitato i Ministri competenti (Cooperazione internazionale e per l’Integrazione, Lavoro e Politiche sociali, Interno, Giustizia, Salute e Miur) a presentare in Consiglio dei ministri un decreto legge che inserisca le minoranze sinte e rom nella Legge 482/99. In tal modo saranno gli stessi sinti e rom, che a fronte della possibilità di tutela, a presentarsi spontaneamente al proprio Comune di residenza per dichiarare l'appartenenza alla minoranza storica linguistica sinta o rom.

In sintesi sia la Federazione che Sucar Drom (U Velto) ritengono la presentazione del documento un passo importante nella giusta direzione. Una volta che la Commissione europea approverà il documento sarà da verificare l'applicazione coerente con il dettame europeo che vede nella partecipazione dei sinti e dei rom il punto di svolta a politiche insufficienti e in alcuni casi discriminatorie.

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