mercoledì 7 marzo 2012

Lucca, l'inchiesta giornalistica della vergogna

L'inchiesta giornalistica “Così lontano, così vicino. Un viaggio nel campo nomadi di Lucca” a firma di Brunella Menchini alimenta stereotipi e pregiudizi e dovrebbe essere segnalata all'ordine dei giornalisti per istigazione alla discriminazione, in particolare per questo passaggio:

"Concludendo, sappiamo bene che stiamo parlando di gente che vive di espedienti sempre ai confini della legge, ma siamo anche convinti che, se l’amministrazione per prima non si prende cura delle strutture che pone in essere, anche approfittando di finanziamenti regionali o di progetti europei, non possiamo aspettarci che lo facciano persone che non hanno, per cultura, il rispetto della cosa pubblica."

Poniamo una domanda
Se in un condominio con venti appartamenti ci fosse un solo bagno in comune, come sarebbe ridotto quel servizio igienico nel giro di pochi giorni?

Facciamo anche una considerazione
A Lucca per un Cittadino italiano in condizione di povertà lo Stato italiano mette a disposizione un alloggio che ai contribuenti è costato dai 100/120mila euro per la realizzazione e una struttura di gestione e manutenzione che ha un costo non indifferente. Ma se questo Cittadino italiano in condizione di povertà è sinto o rom lo Stato Italiano spende per l'alloggio se va bene un decimo di quello che spende per qualsiasi altro Cittadino nelle stesse condizioni (un piazzale di ghiaia e un bagno da cantiere che qualsiasi persona di buon senso sa essere molto deperibile).

Per cultura i sinti e rom hanno il rispetto della cosa pubblica, al contrario di quello che scrive Brunella Menechini, ma il pubblico (Amministrazione comunale, provinciale, regionale...) ha rispetto per i sinti e per i rom?

La risposta a quest'ultima domanda la potete trovare negli innumerevoli rapporti ed indagini delle Istituzioni europee e internazionali che condannano l'Italia. Sono da leggere con attenzione!

3 commenti:

Fabrizio ha detto...

C'è una testata online da quelle parti, La Gazzetta di Lucca, che dallo scorso settembre ha preso di mira (a torto o a ragione, non voglio giudicare QUI) la comunità rom locale.
Rispetto a loro, l'articolo de Lo Schermo è acqua fresca.
Ripeto: non giudico, mi limito a contestualizzare. Sostanzialmente, c'è una vertenza che dura da anni, ed al solito nessuno ha mai riportato il parere di qualche Rom, cioè la parte in causa. Per sapere come la pensavano e quali fossero le loro richieste ho dovuto aspettare proprio l'inchiesta de Lo Schermo. Che con tutti i suoi limiti, ha avuto almeno questo pregio.

Carlo Berini ha detto...

I dichiarati contro si scontrano con il buon senso che tutti hanno (almeno un briciolo), ritengo molto più pericolose le buone intenzioni senza serietà che poi finiscono sempre nell'inevitabile, noi ci abbiamo provato ma è colpa dei sinti e dei rom, offrendo anche ai moderati la spada per poi ferire.
Ti telefono domani e ti do i contatti con Lucca.

celso piacenza ha detto...

niente da fare dovete continuare a battere il chiodo...sempre pregiudizi..e mai analisi a 360°..