Chitarra manouche, poesia e un buon bicchiere di vino rosso: l'atmosfera giusta per musica e teatro, in occasione della European Action Week Against Racism, la settimana europea contro il razzismo. L'Associazione Sucar Drom in collaborazione con Arci Tom, presenta lunedì 26 marzo alle ore 21 una serata di musica e teatro contro ogni forma di razzismo e discriminazione. E per farlo sceglie gli strumenti dei musicisti del Django's Clan e la forza interpretativa di Dijana Pavlovic, attrice rom.
Per il Django's Clan tutto inizia dalla figura del chitarrista sinto Django Reinhardt, che appare nell’immaginario dei più quasi come una leggenda, più che come una realtà musicale. I sinti lo adorano come un eroe e si raccontano di lui gli aneddoti più curiosi. Quello che ci rimane di tangibile di questo protagonista della musica del ‘900 è innanzitutto un’eredità profonda, riscontrabile in innumerabili musicisti, chitarristi ma non solo, da Django influenzati. Nel 2003, a 50 esatti dalla scomparsa di Django Reinhardt nasce a Cremona trio “Django’s Clan”, da un’idea di Carmelo Tartamella, già rinomato chitarrista jazz sul piano internazionale. Carmelo riscopre così un percorso musicale già maturato nell’infanzia, e poi interrotto fra le vicissitudini della sua carriera. Gli si affiancano da subito Jacopo Delfini, allievo di lunga data di Carmelo, anch’egli apprezzato chitarrista professionista di Cremona, e, dopo qualche mese, Enzo Frassi, uno degli esponenti del contrabbasso jazz più in vista nel panorama musicale italiano. Nel 2010 il trio comincia a collaborare con Enrico Comaschi alla chitarra ritmica e con Luca Campioni al violino, diventando quindi un quintetto, che ricalca la formazione originale dell' Hot club de France di Django Reinhardt. Il 2011 vede l’uscita del quarto album con questa nuova formazione, un live prodotto dall'istituto di Cultura Sinta che riporta la registrazione del concerto tenuto al teatro Bibiena di Mantova nell’ottobre del 2010.All’interno dello stesso festival il gruppo collabora con gli artisti manouche Mandino Reinhardt e Boulou Ferrè.
Dijana Pavlovic lavora in Italia dal 1999, ha una laurea all’Accademia di spettacolo di Belgrado, è mediatrice culturale e vicepresidente della Federazione “Rom e Sinti Insieme”. La sua attività artistica è fortemente legata al teatro anche se Dijana ha partecipato a produzioni tv (la serie La squadra) e cinematografiche (Provincia meccanica con Stefano Accorsi). Nel 2008 si è candidata alla Camera con la Sinistra arcobaleno, senza essere eletta. Da qualche anno collabora con L’Unità, sulle cui pagine ha raccontato la sua odissea per diventare cittadina del nostro Paese, cominciata nel ’97 davanti all’ambasciata italiana a Belgrado.
Ingresso gratuito con tessera Arci
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