In una relazione adottata il 23 maggio scorso, la Commissione europea invita gli Stati membri dell'Unione ad attuare le loro strategie nazionali per migliorare l'integrazione economica e sociale dei 10-12 milioni di Rom e Sinti in Europa. La Strategia italiana la puoi leggere qui in inglese e qui in italiano.
I piani degli Stati membri sono stati elaborati in risposta al Quadro dell'UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom, adottato dalla Commissione il 5 aprile 2011 (IP/11/400, MEMO/11/216) e approvato poco dopo dai leader dell'UE (IP/11/789).
Secondo il Quadro dell'UE, sono quattro i settori fondamentali in cui occorre impegnarsi a livello nazionale: l'accesso all'istruzione, l'occupazione, l'assistenza sanitaria e l'alloggio. Per la prima volta, tutti gli Stati membri si sono impegnati a sviluppare un approccio integrato in questi quattro settori prioritari e hanno elaborato strategie nazionali in proposito.
Nella relazione la Commissione conclude che gli Stati membri si sono effettivamente adoperati per affrontare in modo globale l'integrazione dei Rom e dei Sinti, ma che occorre fare molto di più per assicurare finanziamenti sufficienti a favore dell'inclusione dei Rom, per stabilire meccanismi di controllo e per combattere la discriminazione e la segregazione.
"Apprendo con soddisfazione che gli Stati membri hanno realizzato il loro impegno, presentando strategie di integrazione dei Rom. Si tratta di un primo passo importante", ha commentato Viviane Reding, Commissaria UE per la Giustizia e vicepresidente della Commissione. "Adesso, però, gli Stati membri devono cambiare marcia e intensificare la loro azione prendendo misure più concrete, fissando obiettivi espliciti, stanziando finanziamenti appositi e stabilendo validi meccanismi di monitoraggio e valutazione. Ci vuole qualcosa di più delle strategie sulla carta: occorrono risultati tangibili nelle politiche nazionali, che migliorino la vita dei 10-12 milioni di Rom in Europa".
László Andor, commissario UE responsabile per l'Occupazione, gli Affari sociali e l’Integrazione, ha dichiarato: "L'inclusione dei Rom in Europa costituisce un imperativo economico, sociale e morale comune, anche se le difficoltà cui si confrontano le comunità Rom variano da uno Stato all'altro. La relazione sottolinea la necessità, riguardo alla nostra proposta dell'ottobre 2011, che gli Stati membri dispongano di un'adeguata strategia di inclusione dei Rom prima di ricevere gli stanziamenti del Fondo sociale europeo destinati a tale strategia nell'esercizio finanziario 2014-2020".
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