La Presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso Andrea Riccardi, Ministro per la Cooperazione Internazionale e per l'Integrazione, ha inviato il 15 giugno scorso una comunicazione imperativa a tutti Prefetti italiani sulla Strategia Nazionale di inclusione dei Rom, Sinti e Camminanti.
Il Ministro Andrea Riccardi nella sua comunicazione spiega il contesto in cui è nata la Strategia italiana, a partire dalla comunicazione n. 173 della Commissione europea in cui si afferma l'improcrastinabile esigenza di superare la situazione di emarginazione economica e sociale della principale minoranza europea.
Il provvedimento europeo è mosso dalla considerazione che le politiche a favore dei sinti e dei rom comporteranno non solo dei vantaggi sociali e di coesione ma porteranno effetti positivi sul piano economico sia per i sinti e rom che per le comunità di appartenenza.
La Commissione europea ha sollecitato di conseguenza tutti gli Stati membri ad adottare e sviluppare un'impostazione globale partendo da quattro macro obbiettivi: accesso all'istruzione, all'occupazione, all'assistenza sanitaria e all'alloggio.
E' appunto in tale contesto, spiega il Ministro Riccardi, che il Governo italiano ha elaborato la Strategia nazionale a favore dei sinti e dei rom in Italia, sulla quale la Commissione europea si è espressa positivamente il 23 maggio scorso con un'apposita comunicazione. La Commissione Ue ha invitato tutti gli Stati membri ad attuare le loro Strategie nazionali.
La Strategia italiana, costruita con l'apporto delle associazioni sinte e rom, prevede quattro Assi d'intervento principali: lavoro, abitare, istruzione e servizi sociali e sanitari. Per ogni asse d'intervento sono previste azioni e misure precise per superare l'attuale situazione in cui vivono molti sinti e rom. Una particolare attenzione è posta anche al contrasto delle forme di discriminazione, attraverso l'implementazione degli Osservatorio sulle specifiche azioni per contrastare le discriminazioni subite da sinti e rom in Italia.
Il Ministro scrive:
"Il documento nazionale, approvato dal Consiglio dei Ministri, costituisce la linea d'indirizzo cui tutti i soggetti, pubblici e privati, chiamati ad operare devono attenersi per raggiungere gli obiettivi prefissati nel quadro europeo secondo un modello di 'governance' multidimensionale."
Il modello costruito nella Strategia italiana prevede Tavoli tematici nazionali e tre gruppi di lavoro per i profili giuridico, economico e statistico, insediati presso l'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) individuato dal Governo quale Punto di Contatto nazionale. Inoltre, è imprescindibile il coinvolgimento delle associazioni sinte e rom anche a livello dei Tavoli regionali e locali che dovranno andarsi a costituire entro l'anno, in particolare sulle cinque regioni ricomprese nella gestione emergenziale (Lombardia, Piemonte, Veneto, Lazio e Campania) che dovrà essere definitivamente superata. di Carlo Berini
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