Le famiglie rom che vivono nelle zone
terremotate non hanno le case lesionate in maniera grave, alcune
piccole crepe negli intonaci in alcune case di Moglia e Gonzaga. La
casa ristrutturata da Sucar Drom nel 2005 per due famiglie rom a
Moglia in Strada Romana (località Coazze) non ha subito danni. Ma
tutte le famiglie, a parte una in località Bondanello di Moglia, non
dormono più in casa. Tre famiglie sono in tenda, le altre si sono
spostate da parenti nei Comuni limitrofi. Per far fronte ai bisogni
Sucar Drom ha speso ad oggi euro 287,61. I costi sono relativi
all'acquisto delle tende, di generi alimentari e in particolare di
bottiglie di acqua perchè in via precauzionale in molte zone
terremotate è stato deciso dalle Autorità di vietarne l'uso. Casse
di acqua sono state distribuite anche a tutte le famiglie che avevano
bisogno e che abitano vicino alle famiglie rom.
Le famiglie sinte residenti nelle zone
terremotate, in stragrande maggioranza vivevano già tutte in
roulotte, case mobili o camper. Nessun danno è stato segnalato.
Mentre le poche famiglie sinte che vivono in case di proprietà,
preferiscono dormire in tende e roulotte (prestate dai parenti) in
prossimità delle loro abitazioni dove però non sono segnalate
lesioni gravi. La comunità sinta di Mirandola, che viveva nell'area
comunale adesso si è trasferita nel parcheggio dietro al cimitero.
Queste famiglie dopo la prima scossa del 20 maggio si erano spostate
nella zona dei campi sportivi perchè la struttura in muratura (una
vecchia scuola) presente nell'area comunale e a ridosso delle
roulotte ha subito delle lesioni. Dopo le scosse del 29 maggio la
Questura aveva sgomberato le famiglie dalla zona dei campi sportivi
per far posto alla tendopoli ma non ha prestato assistenza alle
famiglie indicando un diverso luogo dove poter posizionare le
roulotte. Solo dopo alcune ore di giri a vuoto, altre famiglie sinte
(giostraie), hanno indicato alle famiglie sinte di Mirandola dove
potersi fermare in sicurezza. Nei giorni scorsi è stato chiarita la
situazione con la Questura su quei momenti di panico ed emergenza.
In ultimo, informiamo che anche i
nostri uffici di via Tazzoli a Mantova sono stati sgomberati in via
precauzionale dopo le scosse del 29 maggio. La scelta è stata
dettata in via precauzionale dal fatto che alcune pietre di un grosso
camino e alcune tegole del tetto sono cadute nell'entrata della sede.
Lo stabile che ci ospita è di proprietà della Curia mantovana, si
posiziona dietro a Palazzo Ducale e in origine era adibito ad alloggi
per i soldati, le maestranze e la servitù dei Gonzaga. Nei prossimi
giorni sarà effettuato un sopralluogo con i tecnici per verificare
in particolare il tetto. Abbiamo trasferito tutte le
attività nella sede di viale Learco Guerra n. 23 a Mantova, i nuleri
di telefono sono: 0376 224551 e 345 6123932.
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