venerdì 8 giugno 2012

Torino, una manifestazione "solidale" con i rom?

Una manifestazione “solidale” per allontanare i Rom dal degrado delle baraccopoli.

Per circa un mese è stata organizzazata una marcia che si definisce di “rigore e solidarietà” per allontanare i Rom rumeni, cittadini della comunità europea, dalle situazioni di degrado in cui versano nei siti occupati spontaneamente di Lungo Stura Lazio e Via Germaniano. La marcia si è tenuta lo scorso 6 giugno ed è stata organizzata dagli abitanti della zona con l’adesione di molte associazioni del quartiere, per rispondere “all’emergenza rom”.

In effetti lo stato in cui i rom vivono è di massimo degrado, paragonabile al quarto mondo: senza luce, senza acqua, senza servizi igienici. Si tratta tuttavia per loro dell’unico posto in cui si sono potuti rifugiare in quanto nessuna altra soluzione è stata offerta.

Nell’ultimo periodo, in via Germaniano 10, nell’accampamento autorizzato, sono comparse scritte e svastiche naziste. Soltanto dopo che la stampa ne ha dato notizia, le scritte sono state rimosse. Contemporaneamente anche i giornali torinesi hanno constatato che il Banco Alimentare della zona compresa tra Moncalieri e Chieri ha proibito la distribuzione dei viveri agli stranieri privi di permesso di soggiorno e ai Rom.

Il degrado non si risolve allontanando le persone dal luogo in cui si trovano o negando loro il cibo; semplicemente si sposta il problema dai nostri occhi.

L’unica soluzione possibile per una effettiva rimozione del degrado è reperire delle abitazioni e offrire le opportunità che consentano quella vita dignitosa di cui parla l’articolo 25 della “Dichiarazione universale dei Diritti Umani”. Senza scordare che anche in passato le persecuzioni razziali iniziarono giustificandosi con la necessità di rieducare, di garantire ordine e disciplina. di Alma Azovic

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Chiedo scusa ma pongo una domanda.
Io domani decido che non so dove andare, che non ho voglia/possibilità(????) di lavorare, che sono stufo della mia situazione e decido che mi piace la casa di Carlo.
Domani suono, anzi no, entro in qualche maniera e gli occupo il soggiorno.
siccome sono povero e perseguitato(da chi???) no pulisco e faccio del suo soggiorno ciò che voglio.
Quando Carlo, dopo aver atteso del tempo che io potessi trovare una sistemazione migliore, dopo aver sopportato la mia presenza impostagli, decide che è stufo, io chiamo voi e voi gli dite che discrimina?
Siete voi a discriminare perchè se un cittadino "normale" facesse la metà di quello che fanno questi, voi invochereste la giustizia.
Siete voi i razzisti e i nazisti.

Il termine "volontariamente occupati" significa, signori miei, aver RUBATO uno spazio non a loro dedicato.
I cittadini della comunità europea devono seguire e RISPETTARE delle norme ben precise.
I signori qui da voi indicati NON le rispettano.
Se sono indigenti e impossibilitati tornino dal loro paese che tanto lavoro ha da offrire visto che tutte le NOSTRE aziende trovano molto conveniente la loro manodopera!

Fabrizio ha detto...

Egregio anonimo,
se il suo ragionamento ha una logica, difficilmente posso condividerla, a causa di un fraintendimento iniziale: che io sappia nessuno DECIDE di trovarsi senza casa o lavoro, o di essere in qualche modo perseguitato. Mi risulta che sono sempre situazioni imposte dall'esterno, a cui ognuno risponde come può o come sa.
Se poi questo significa essere bollati come razzisti o nazisti, mi pare un artifizio retorico di chi ha visto troppi telepredicatori.

incazzato ha detto...

Egregio Fabrizio,
alcune domande a cui sono certo lei risponderà.
Quante volte vi nascondete dietro la persecuzione per giustificare una scelta di vita?
certamente ci sarà chi non ha scelto, ma è vero o no che un sacco di rom e sinti vivono in case, lavorano, ecc?
é vero o no che l'Italia è abitata da milioni di stranieri, molti dei quali arrivati con nulla e oggi perfettamente integrati?

Mi dica sono speciali?hanno avuto occhi di riguardo?
Mi spieghi perchè conosco artigiani, piccoli imprenditori, ecc che hanno tra i loro collaboratori/dipendenti persone provenienti da ogni parte del mondo ma tutti mi confermano che MAI hanno avuto richieste da quelli comunemente indicati come "zingari"?
La gente non li assume o loro non ci provano?
Guardi che parlo di lavori duri ma ben retribuiti, lavori che hanno saputo fare (e cercare!!!!!!) persone che arrivano da paesi impensabili, ma loro no!
Mi dica, perseguitati da chi? parliamo ancora della guerra della ex yugoslavia(mi ricordi in che secolo è finita!)
Se vuole parlare seriamente elimini le caxxate pretestuose per giustificare l'ingiustificabile e mi dica perchè un rom che non fa nulla in una casa occupata debba aver diritto ad una casa pagata da chi lavora prima di uno, per esempio, che ha lavorato una vita e ora si trova a terra senza lavoro.
me lo dica!
mi dica che chi si è impegnato ha meno diritti di chi non ha fatto nulla!
Mi dica che stare fermo ad aspettare gli eventi è da + diritti di chi ha combattuto e magari ha perso contro la vita!
perchè è di questo che state parlando.
State parlando che un'anziana con 500 euro di pensione si deve pagare l'affitto anche se ha lavorato una vita mentre chi da anni vive di espedienti ha diritto ad una casa!

Fabrizio ha detto...

Signor incazzato,
non mi sogno per il cazzo di risponderle, ed ecco il perché:
* io qua sono un commentatore come lei, a suo differenza metto un nome e un sito dove queste risposte può andarsele a cercare;
* quindi io parlo per me e quel "vi nascondete" lo scriva a qualcun altro;
* perché dovrei mai rispondere a chi non ha nessuna intenzione di cercare soluzioni o di esporsi, ma vive virtualmente di critiche ed insulti? Prima di accusare gli altri, si guardi allo specchio;
* infine, spero che apprezzerà il mio sforzo nell'aver cercato una lingua comune alla sua. In caso di ulteriori inviti a rispondere da parte sua, la mando anticipatamente e con gioia affanculo.
Ciao e stammi bene

incazzato ha detto...

Tipico atteggiamento vigliacco di chi non ha risposte e si arrampica sugli specchi della maleducazione(la sua) per non dare risposte che non ha!
Non apprezzo il suo sforzo perchè i suoi insulti sminuiscono la sua persona e non la mia.
E' lei che con questa sua risposta(risposta?) piena di odio, discriminazione e altro dimostra l'inconsistenza delle Vostre proteste.
Io non voglio cercare soluzioni?Guardi che il suo specchio sta ridendo della caxxata che scrive, è lei che non cerca soluzioni ma assistenzialismo.
La sua soluzione qual'è? diamo la casa a chi la chiede?
Mi scusi ma chi si fa il mazzo, suda, lavora, perde ore importanti coi figli per potergli dare un tetto e da mangiare come si deve sentire se non coglione?
A già ma probabilmente lei questo non lo sa!

incazzato ha detto...

@Sig Fabrizio
dimenticavo, in merito al suo ultimo invito, vedrò di venirla a trovare con gioia come mi ha cortesemente indicato, lei che c'è gia mi dica, com'è?

incazzato ha detto...

@Fabrizio
La sua codardia e coda di paglia sa da cosa si nota?
Dal fatto che lei dice che io insulto, purtroppo per lei posso aver scritto cose forti ma d'insulti non ne vedo, anzi, io a differenza di lei scrivo di rom e sinti che vivono e lavorano e si pagano una casa, cosa che lei dice poco perchè dimostrerebbe che la discriminazione non è per nulla raziale ma di merito, ammessa che esiste in maniera tanto enorme come da Voi descritta.
Non si tiri poi indietro distinguendo tra lei e Uvelto, siete amici e collaborate e avete idee molto vicine.
Se poi avere un blog e il tempo per gestirlo fa di lei una persona migliore di chi non ha capacitàe/o tempo, direi che chi discrimina è lei, come spesso osservato.
Lei insultandomi ha solo insultato se stesso e chi vorrebbe rappresentare.

Anonimo ha detto...

@incazzato,
non entro in merito alla polemica tra Te e Fabrizio ma essendo uno dei Rom che si lavora dopo essersi laureato non posso leggere senza provare emozioni forti la tua frase "discriminazione per merito". Cosa intendi con questo? Il consiglio europeo ha attestato che la discriminazione nei confronti dei Rom esiste, L'Amnesti International denuncia continuamente rischi e problemi di questo tipo, praticamente non esiste organizzazione internazionale che non parla dei Rom come popolo discriminato e nelle condizioni peggiori in Europa e non solo, e Tu parli della discriminazione "per merito". Non mi stancherò mai di ripetere la denuncia, la mia profonda disapprovazione e condanna di tutti quelli atti o comportamenti scorretti o illegali che ALCUNI Rom commettono, e neanche approvo alcune azioni considerati "parte della tradizione" dei Rom come l'accattonaggio o l'elemosina (e su questo mi sono scontrato spesso con Uvelto soprattutto quando a farlo sono i minorenni), ma caro incazzato SMETTIAMOLA di generalizzare e tanto più di parlare di una PERICOLOSA "discriminazione per il merito".

Rasko

incazzato ha detto...

Egregi Rasko lei è la dimostrazione che non è questione se si è rom o meno.
lei è rom, si è laureato e lavora.
Com'è possibile tutto questo se si discriminassero solo i rom(perchè ripeto, in Italia c'è il mondo eppure il Mondo lavora, alcuni rom, quelli che tutti identificano facilmente, no!)
Lei è la dimostrazione che con l'impegno ognuno, che sia giallo, verde, blu o a pois può miglioare la sua condizione di vita o quantomeno lottare per provarci.
Io m'incazzo vedendo gente con braccia e gambe robuste ferme ai semafori.
qualche anno fa, quando la crisi non c'era e il lavoro non mancava(la voglia si, ma non solo a certi rom...non si preoccupi) nessuno delle varie persone con attività che conosco ha MAI ricevuto una domanda di lavoro, eppure i semafori della zona erano pieni.
Uvelto difende sempre e comunque ogni rom a prescindere.
Se legge questo spazio i rom sono un'etnia "elevata" loro non hanno MAI colpe, le hanno solo gli altri.
La discriminazione per merito è quello che vorremmo tutti, che si valutassero le persone per ciò che fanno e basta.
cosa in cui credo fermamente e credo che nel lavoro sia discretamente radicata.

La ringrazio per la sua cortese ed educata risposta.

Anonimo ha detto...

Egregio "incazzato",
la mia specifica situazione non dimostra l’assenza della discriminazione che ho comunque subito. E’ un dato di fatto che i Rom in generale sono discriminati, emarginati e comunque svantaggiati rispetto alle popolazioni non Rom. Posso comprendo la Tua rabbia quando ti “incazzi” con le persone sane potenzialmente in grado di lavorare e invece elemosinano o inducono i bambini a farlo. Sono indignato anch’io ma per favore “INCAZZATI” con quelle date PERSONE, e smettiamola di generalizzare e indiziare sempre i soliti come fannulloni, ladri, sporchi, parassiti ecc… Il dato che spesso trovi dei Rom a “fare nulla” in Italia non dimostra niente e non è empiricamente valido e generalizzabile. Dove vivo e lavoro Io la maggior parte dei detenuti del carcere sono di nazionalità italiana (31%, tra tutti gli altri), dovrei concludere che TUTTI gli Italiani sono dei criminali?
Attenzione alla discriminazione “per merito”, non esiste una NAZIONE intera “meritevole” di discriminazione bensì evt. I singoli componenti della stessa.
Sono d’accordo che pure NOI dovremmo e possiamo fare di più per la nostra situazione invece che continuare a “piangerci” addosso e dire che i gadze sono i “cattivi” e noi poveri immacolati.

I miei rispetti egregio “incazzato”

Rasko

xpisp ha detto...

Egregio Rasko, mi sembra che non ci capiamo!
O io mi esprimo male o lei intende male o fors entrambe le cose.
Quando parlo di merito ho forse indicato che quindi gli italiani(dica dove di grazia) sono quelli che hanno questo merito?
Io contesto la continua e ripetuta scusante usata sempre e comunque per persone(indicate come rom ma, come spesso ho sostenuto, una parte di essi) che di fatto spesso dimostrano di non fare nulla per cambiare la propria situazione.
Quando poi lei snocciola numeri lo faccia con magiore attenzione.
se mi dice che in un carcere italiano il 31%, cioè la maggioranza, è di origine italiana sta dicendo che in Italia dove la stragrande maggoranza dei cittadini è italiana,percentualmente abbiamo una scarsissima popolazione carceraria.
Se infatti su 60 milioni supponiamo, per eccesso, che 10 di essi siano stranieri... mantenendo le stesse proporzioni dovrebbe esserci ben + del 31%.
Lasci perdere i numeri, altrimenti aiuta altri pensatori!

Vede, lei continua a dividee il mondo tra noi(rom) e gli altri, io lo divido tra chi ci prova(indistinti) e chi aspetta(indistinti).
pensi lei poi chi è che discrimina!
Buon we

Anonimo ha detto...

Egregio “incazzato” o xpspi? (immagino tu sia la stessa persona):-)
Quando scrivi queste esatte parole “la discriminazione non è per nulla raziale ma di merito, ammessa che esiste in maniera tanto enorme come da Voi descritta”. Cosa intendi?
Io non accetto nessun termine “discriminazione di merito” riferita ad una etnia, nazione, minoranza di ogni genere…e quindi nemmeno riferita ai rom.
Veniamo ora ai numeri che ho menzionato e che potrebbero “aiutare altri pensatori”. Le percentuali non si riferiscono al carcere in ITALIA bensì ad alcuni carceri in Germania, Svizzera, USA (in Italia i carcerati italiani sono attorno ai60%, tra l’altro condannati per i reati più gravi rispetto alla popolazione carceraria straniera). E sul perché spesso la percentuale degli stranieri carcerati è proporzionalmente più alta, ha risposto in un bel articolo il Prof. Veronesi (che certo non è di sinistra) tenendo in considerazione tutti i fattori sociali e ambientali, (forse cercando sul web riesce a trovare questo articolo che fa riflettere molto). Quindi quando cito dei numeri, so bene a cosa mi riferisco e so anche che in quasi tutti i paesi (soprattutto nei paesi meta delle migrazioni) la “rappresentanza” straniera nei carceri in genere è molto consistente rispetto alla popolazione locale.
Io il mondo NON lo divido affatto. Ma non mi riferirei mai come a “quelli che aspettano” indiziando I ROM (ciò che egregio “incazzato” mi sembra tu stia facendo). Me la prendo con gli INDIVIDUI che aspettano se poi sono rom NON MI INTERESSA.
Noto nei Tuoi (scusa ma in genere quando scrivo in internet non do del Lei) commenti una sottile vena polemica nei confronti dei rom (questa è la mia percezione che può benissimo essere sbagliatissima) Ti invito ad andare a conoscerli meglio, magari ad approcciarti loro senza alcun pregiudizio e noteresti caro “incazzato” che i rom sono IN GENERE brave persone, ne più ne meno degli altri.
Un caro saluto.
Rasko

Carlo Berini ha detto...

ciao Xpisp, Fabrizio e Rasko.

Se qualcuno decidesse di venire a casa mia, lo porterei nelle strutture di accoglienza che, dove vivo, fanno fronte ai bisogni presenti.

In questi anni in Provincia di Mantova sono arrivati rom profughi dalla ex Yugoslavia e immigrati dalla Romania.

E a parte un caso al confine con il modenese, risolto appena ne siamo a venuti a conoscenza, non abbiamo permesso che fossero fatte baraccopoli.

Abbiamo seguito le persone con progetti seri e molte di queste persone oggi hanno acquistato casa.

Questo è successo non perchè noi a Mantova siamo più bravi ma perchè, insieme agli EE.LL., siamo sul pezzo.

Ovvero offriamo opportunità serie come succede per qualsiasi altro immigrato attraverso ad esempio le Caritas.

Non per niente la Caritas a Mantova ha seguito, dalla fine degli Anni Ottanta, migliaia di Cittadini immigrati con strutture apposite di accoglienza. Perchè non è che gli immigrati sono arrivati con già il lavoro e la casa, queste sono favole che sono nella testa di chi non sa cosa sia il fenomeno dell'immigrazione.

In Germania, Paese civile, queste strutture anche per i rom esistono, tant'è che ne hanno accolti circa 500mila dal Kossovo. Non hanno fatto "campi nomadi" e chi ha saputo usufruire delle opportunità offerte è rimasto. Gli altri stanno tornando in Kossovo.

In Italia non abbiamo nemmeno un progetto serio per il rimpatrio assistito e ce ne sarebbe un gran bisogno.

Il dato è che a qualcuno (non solo a qualcuno ma a molti...) ha fatto comodo avere i rom in certe condizioni...

Ora il Governo ha approvato una Strategia, dove i rom (ma anche i sinti) non sono considerati estranei che sono venuti ad invadere "casa nostra" ma sono Cittadini, tra l'altro in maggioranza con cittadinanza italiana.

Fino a quando a parità di situazione per sinto o un rom italiano si spende un quinto di quello che si spende per ogni altro Cittadino italiano, noi denunceremo la discriminazione.

Lo stesso vale per i rom immigrati in rapporto agli altri Cittadini immigrati.

Il problema a Torino è dato da chi ha permesso che si potessero formare quelle baraccopoli. E questo non vuole dire entrare con le ruspe come faceva De Corato a Milano, ma costruire progetti seri d'inserimento (come è stato fatto per gli altri immigrati) ma anche di rimpatrio assistito (che non vuole dire dare un po' di soldi e poi vi arrangiate...), come succede in qualsiasi Paese civile.

In altre parole, i fenomeni devono essere governati, offrendo pari opportunità e uscendo dagli steccati ideologici.


p.s.
le persone che scrivono per U Velto non difendono l'accattonaggio con i bambini.

xpisp ha detto...

Egregio Rasko,
il tu va benissimo, e ci mancherebbe!
Quando dico che nel mond di lavoro la discriminazione è per merito intendo che ad un imprenditore(e mi pareva di averlo scritto)interessa avere il meglio al meno.
Indi non ha nessun interesse a discriminare sulla razza, cosa spesso sostenuta da Uvelto per giustificare chi vive nei campi, ma discrimina sui meriti.
Se uno è bravo può essere anche marziano ma il lavoro lo trova!
Questo era il senso della mia frase che pensavo fosse chiara visto che avevo scritto
"La discriminazione per merito è quello che vorremmo tutti, che si valutassero le persone per ciò che fanno e basta.
cosa in cui credo fermamente e credo che nel lavoro sia discretamente radicata."

Sulla questione carceri... cosa significa "ad alcuni carceri", con frasi analoghe io le potrei sostenere che guardando "alcune scuole italiane" ci si trova di fronte a situazioni da ghetto.
Ma questo non da assolutamente il polso della situazione generale.
Il fatto poi che in carcere ci finisca + facilmente una persona che vive ai mergini della società, non ci piove.
"Quelli che aspettano" sono quelli che aspettano e basta, se lei ci vuole vedere un riferimento solo ed esclusivo ai rom(che poi al massimo poteva essere un riferimento ai rom DEI campi)è un suo problema, è lei che si sente così tanto perseguitato che vede protagonista la sua etnia sempre e ovunque.
aver scritto:"Vede, lei continua a dividee il mondo tra noi(rom) e gli altri, io lo divido tra chi ci prova(indistinti) e chi aspetta(indistinti)."
direi che aggiungendo quell'indistinti...ci vuole proprio tanta e tanta rabbia e cecità a vederci un riferimento ai soli rom.
Il riferimento è a chi aspetta, poi qui stiamo parlando di Rom o di pesche?
Quindi ovviamente il discorso si rivolgerà a quei rom che nei campi aspettano.
Ma guardi che so perfettamente che è pieno di gente che "aspetta", gente appunto, senza la necessità di dire di questa o quella razza/etnia/colore, squadra, città, religione, ecc.

Direi che sei tu ad essere parecchio prevenuto nei confronti di chi, non essendo rom, si permette di criticare alcuni rom.

Anonimo ha detto...

Egregio xpspi,
“Se uno è bravo (anche se è Marziano) il lavoro lo trova” è una frase che sento da una vita, ed è vera solo parzialmente, la bravura è solo UNO dei fattori che concorrono per trovare il lavoro (soprattutto oggi e soprattutto in alcuni ambienti garantisti, corrotti ecc). Ci vogliono alcune condizioni che SPESSO i rom non hanno (spesso non per colpa loro), l’elenco sarebbe tropo lungo ma la prima che li favorirebbe è nascondere la propria identità. Di fatto negare se stessi ed assumere un identità che non li appartiene….
Un’altra condizione è avere un cognome particolare. Ad esempio chiamarsi Bossi potrebbe essere un fattore facilitante ( se poi di nome si fa RENZO non solo si può essere pagati senza aver trovato il lavoro ma anche ci si può pagare le lauree con i soldi dei cittadini, per giunta albanesi), o avere lo zio come rettore alle università (vedi il servizio delle Iene) o dirigente nelle fabbriche faciliterebbe poi la collocazione dell’intera famiglia, dei conoscenti e dei clan interi. (eppure secondo Te basterbbe la bravura). Credimi nessun desiderio di polemizzare, menziono esclusivamente dei casi di cronaca recente (almeno quella nota al pubblico).
nessuna opposizione nel valutare le persone per il merito a patto che:
- a tutte si garantiscano le pari opportunità
- i criteri di valutazione siano equi (non necessariamente giusti)
- Le condizioni di “partenza” (e le possibilità in generale) siano uguali per tutti
- L’oggettività nella valutazione
- Ecc..
Se Lei crede che i rom in generale vengono valutati tenendo in considerazione questi criteri allora o non conosce per niente la situazione dei rom o non vuole ammettere a se stesso la pura e nuda verità “i rom (in generale) subiscono più discriminazione di ogni altra etnia e non sono nella condizione “di partenza” nelle quali sono in genere altri gruppi etnici (e questo anche per colpa loro)”. Queste sono solo alcune conclusioni degli organi internazionali dopo aver effettuato delle ricerche e aver monitorato la situazione dei rom.
Per quanto riguarda i rom nei campi (non conosco bene la realtà italiana). Ma credo che diversi di loro vivendo appunto ai margini della società in condizioni disumane, senza alcuni servizi e beni di prima necessità siano indotti a commettere atti illegali per sopravvivere. In ogni caso CONDANNO qualsiasi tale atto e anche se non è strettamente illegale ma “immorale” (non nel senso religioso del termine), come ad esempio l’accattonaggio dei bambini (ma anche degli adulti), matrimoni negoziati, conclusi e imposti da adulti tra minorenni, spesso scarsa considerazione per l’igiene e rispetto dell’ambiente ecc… Ritengo che i campi siano la VERGOGNA non solo dei rom che vi ci vivono ma anche di uno stato “civile” (le virgolette sono intenzionali) con una storia (contemporanea) di immigrazione vissuta e con una tradizione di umanità e ospitalità ampiamente conosciuta. L’esperienza della Germania, dove io vivo e lavoro dopo gli studi dimostra che sia possibile gestire in modo dignitoso la situazione dei rom (non necessariamente sempre accoglierli e costruire loro delle case, ved il commento del Sig. Berini sopra).
Io lavoro con molte persone (Germanici, Olandesi, Danesi, Finlandesi Italiani) e ho un buon rapporto di stima, rispetto e con molti di profonda amicizia) sono stato discriminato troppo per fare lo stesso con gli altri ma…si hai ragione provo molta rabbia verso TUTTI quelli che si comportano male, delinquono, corrompono, evadono il fisco, approfittano della debolezza degli altri, e purtroppo tra questi molti sono rom, ma sono diffidente anche verso quello che SOLO in rom vogliono vedere il male e il colpevole della società, cosi una volta che abbiamo individuato il “colpevole” non dobbiamo risolvere il problema.
Distinti saluti.
Rasko

xpisp ha detto...

Gli esempi che lei porta sono di posti pubblici o di alto livello, uno che stas in un campo senza lavoro non dovrebbe avere,inizialmente, particolari pretese se non di trovare un lavoro dignitoso e retribuito il giusto.
Ora può anche essere che trovare lavoro sia difficile, lo è per chi ha esperienza, ma non tanto tempo fa(e la situazione è tale da decenni...qualcuno sopra parla di profughi dell'ex yugoslavia!!!!!) non facevi in tempo a finire la frase "cerco lavoro".
Il problema è che se non cerchi non trovi.
Ripeto, nella zona che frequento , la brianza e il sud milanese, conosco diverse persone che negli anni hanno assunto (con tutte le problematiche grazie a leggi contorte) persone provenienti da ogni angolo del mondo... ma a domanda mi hanno sempre risposto che MAI hanno avuto domande da rom.
Ti dirò di +, quelli che hanno situazioni lavorative + pesanti non trovavano manodopera italiana, perchè i signori cercavano altri lavori, ora invece sono tornati a far domanda.
La cosa strana che rilevavo era proprio quella... nessuna domanda.
Ora spiegami come faccio a discriminarti se non mi fai neppure la domanda?


sulla tua idea del mondo ideale... bella ma irrealizzabile.
non hai equità nel giudizio di un professore(e non per motivi raziali ma spesso per semplice simpatia o meno... all'università addirittura una questione di "pelle")
non hai equità nelle occasioni della vita(chi nasce con una mallattia, un handicap o altro è gia svantaggiato
non hai equità neppure sull'aspetto fisico.
non hai equità sui genitori(ricchi, poveri, stupidi, intelligenti, attenti, assenti)
insomma in tutto ciò che ti forma hai esperienze e opportunità differenti... sei tu che ti devi cercare le tue possibilità.
Partire sentendosi svantaggiato rispetto agli altri è spesso una scusa, siamo tutti capaci di vedere chi sta meglio, chi è + fortunato ma mai e dico MAI quanto siamo fortunati rispetto a molti altri.
La mia contestazione è proprio per questo, chi è nel campo non per sua scelta, non per sua mancanza ma per situazioni negative potrebbe anche farsi prendere dallo sconorto e abbandonarsi ...ma chi dice di voler risolvere il problema, chi dice che vuole stare vicino a questa gente non deve trovare ogni volta scusanti per giustificare la loro situazione dando la colpa al mondo e MAI a chi in quella situazione ci stagna!

si vada a guardare meglio i campi, si ha di tutto, si trova droga, si trovano macchine di lusso, si trovano vadche idromassaggio e altre cosucce del genere... ma anche in quel caso la colpa è della società italiana.
invece sono quei "pochi" che con i loro traffici insozzano i "molti".
purtroppo però i "pochi" sono rom e quindi vanno difesi sempre e comunque!
Addirittura il sig Carlo(persona che stimo ma con cui litigo volentieri) è arrivato a scrivere o a condividere la richiesta di fermare una manifestazione per paura che degenerasse... questa è discriminazione!
Infatti tu pro rom hai paura e insinui che io che oggi sono arrabbiato con la comunità rom dove ci sono gli assassini del mio amico durante la manifestazione mi vendicherò in maniera violenta.
questo è pregiudizio, se si fossero svolte le cose a parti invertite... apriti cielo.