Massimiliano Monnanni, direttore
dell'UNAR dal 2009, non è stato riconfermato il 22 luglio scorso
dall'attuale Governo. La decisione è stata presa per utilizzare le
risorse interne e per questa ragione è stato fatto un bando a cui
hanno partecipato dodici dirigenti della Presidenza del Consiglio, ma
ad oggi l'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razzili ed Etniche
non ha un Direttore.
La decisione del Governo di non
confermare Massimiliano Monnanni alla guida dell'UNAR si assomma alla
decisione di togliere nove (9) dei tredici (13) funzionari assegnati
all'Ufficio. L'UNAR, costituito in osservanza della Direttiva Europea
2000/43 CE, dovrebbe avere un organico di ventitré (23) persone.
Tant'è che da più parti si è affermato: l'Ufficio nazionaleantidiscriminazioni razziali rischia la paralisi a causa dellaspending review...
L'UNAR in questi tre anni, con la
direzione Monnanni, ha costruito una complessa progettualità di reti
territoriali che hanno implementato in maniera esponenziale, su tutto
il territorio nazionale, il monitoraggio e il contrasto alle
discriminazioni. Il documento “Relazione al Parlamentosull'effettiva applicazione del principio di parità di trattamento esull'efficacia dei meccanismi di tutela - Anno 2001” offre, anche
ad una lettura superficiale, un quadro chiaro sugli obiettivi
raggiunti in questi tre anni dall'UNAR sotto la direzione del dott.
Monanni.
Ad oggi, dopo l'intervento delle retiterritoriali, l'unica voce sentita è quella del Ministro Giarda che
ha dichiarato: “sarà cura del Governo individuare, in tempi molto brevi, la professionalità più esperta e tecnicamente più idonea dacollocare alla guida della complessa e delicata attività dell’UNAR”.
Ma il tempo passa e i tempi rapidi si allungano... Tant'è che gli impegni presi nei mesi scorsi dall'UNAR sono dal mese di luglio disattesi completamente.
Ma ciò che indispettisce è
l'incapacità dell'attuale Governo a capire la scelta dell'ex
Ministro Mara Carfagna. Il dott. Massimiliano Monnanni non è stato
scelto nel 2009 per svilire o non valorizzare le risorse interne alla
Presidenza del Consiglio, ma per avere a capo dell'UNAR una persona
indipendente. Infatti ricordo che l'UNAR, secondo il dettame europeo,
dovrebbe essere un ufficio indipendente e non sottoposto, come
succede ora, alla Presidenza del Consiglio.
Quindi la domanda non è: Monnanni si o
Monnanni no? (fermo restando che ha svolto un ottimo lavoro), ma la
domanda è: quanto sarà indipendente nei prossimi tre anni l'UNAR,
se nemmeno il suo direttore sarà estraneo alle logiche interne?
Su questo nessuno ha ancora risposto e
il silenzio sta diventando ogni giorno sempre più assordante...
di Carlo Berini
Nessun commento:
Posta un commento