«L’articolo 13 di quella Direttiva –
si legge infatti nel messaggio – chiede agli Stati Membri
dell’Unione Europea di avviare specifici organismi, utili a
promuovere il pari trattamento e a combattere ogni discriminazione,
basata sulla razza o sull’origine etnica. Si tratta di strutture
estremamente importanti per implementare le leggi
antidiscriminatorie, per dare sostegno alle vittime di
discriminazioni e per coordinare il lavoro dei Governi e di altri
organismi statali in direzione dell’uguaglianza».
Sono quattro organizzazioni assai
significative e rappresentative di molti milioni di Cittadini
europei, quelle che firmano la lettera. Si tratta infatti dell’EDF
(European Disability Forum), dell’ENAR (European Network Against
Racism), dell’EWL (European Women’s Lobby) e di AGE Platform
Europe, ovvero delle principali Federazioni continentali impegnate
rispettivamente sul fronte della disabilità, della lotta al
razzismo, dei diritti delle donne e di quelli delle persone anziane.
«Durante gli ultimi dieci anni – si
scrive ancora – l’UNAR ha giocato un ruolo molto importante per
l’applicazione concreta, in Italia, della Direttiva Europea
sull’uguaglianza, diffondendo buone prassi, sostenendo persone
vittime di discriminazioni e creando nuove occasioni di dialogo e
positive opportunità per la società italiana».
«Possiamo capire – si aggiunge –
che in questa grave fase di crisi economica e finanziaria, il vostro
Governo debba rivedere i criteri della spesa pubblica e tuttavia un
ridimensionamento dell’UNAR rischia di avere un grave impatto sulle
capacità dell’Ufficio di continuare le proprie attività, ciò che
può ripercuotersi negativamente sulle pari opportunità di tante
persone che già stanno pagando fortemente la crisi, a causa della
riduzione dei loro redditi, delle pensioni, dei servizi di sostegno e
delle opportunità di lavoro, senza parlare dell’aumento di
comportamenti discriminatori e di attacchi xenofobi».
«Chiediamo quindi al Governo Italiano
– conclude la lettera, firmata da Carlotta Besozzi, direttore
dell’EDF, Michael Privot, direttore dell’ENAR, Sonja Lokar,
presidente dell’EWL e Anne-Sophie Parent, segretario generale di
AGE Platform Europe – di assumersi la responsabilità di non
ridimensionare l’UNAR e di mantenere la tutela e le pari
opportunità per tutte le persone che vivono e lavorano in Italia».
(S.B.)
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