sabato 24 novembre 2012

Mantova, Carlo Berini: io non ci sto!

La votazione del Consiglio comunale sull'osservazione, presentata dall'Associazione Sucar Drom, al Piano del Governo del Territorio del Comune di Mantova è stata una sconfitta. Una sconfitta non solo sul merito ma su una linea politica di mediazione e di governo delle problematiche vissute dalle famiglie sinte in rapporto con il Comune di Mantova che ho sempre convintamente sostenuto.

La proposta presentata e bocciata dalConsiglio comunale, con tutti i suoi limiti, era l'unico modo che la legislazione urbanistica vigente offriva per costruire un percorso serio di governo delle aspirazioni legittime di tanti sinti mantovani. Un percorso di mediazione che contemperava diritti e doveri nel rispetto della legge a 360° e si consideri che i doveri prevalevano sui diritti, ma questa è la legge oggi. Un percorso che avrebbe aiutato a chiudere quello che tutti unanimemente considerano un ghetto, offrendo una concreta possibilità di uscire da logiche assistenziali che tanto costano in termini morali ai mantovani, appartenenti alla minoranza storica linguistica sinta, e che tanto costano in termini di risorse finanziarie alla Comunità mantovana nella sua interezza.

Il voto del Consiglio comunale produrrà sicuramente nei prossimi anni un danno economico non indifferente al Comune di Mantova e nelle esperienze già viste in altre Città potrà produrre, per conseguenza, violazioni dei diritti umani con ripercussioni che stento a pensare per la nostra comunità.

Rendo merito e ringrazio i tredici (13) Consiglieri comunali che hanno votato a favore della proposta da me sottoscritta, in particolare ringrazio il Signor Sindaco per il tentativo in extremis di mediazione e ringrazio i Consiglieri Zecchini, Acerbi e Nicolini per i loro interventi. Purtroppo non è bastato.

Non ho capito la posizione dei tredici (13) Consiglieri che hanno votato contro. A parte un appello al tema lavoro, che purtroppo oggi è sempre più difficile da reperire, da parte del Consigliere De Marchi, gli altri consiglieri non si sono espressi, ma riterrei doveroso un loro pronunciamento pubblico sulle motivazioni della scelta che hanno fatto.

E' anche da evidenziare che sul tema del lavoro, dove mi sono speso in maniera prioritaria in questi anni, l'Associazione Sucar Drom non ha mai ricevuto nessun appoggio politico e/o istituzionale dalla Lega Nord e in particolare dal Consigliere De Marchi. Giusto puntare sul lavoro ma poi bisogna spendersi politicamente per realizzare gli inserimenti lavorativi, anche abbattendo pregiudizi e stereotipi. Quindi mi chiedo legittimamente quanto sia sincero questo appello e quanto invece non sia frutto di un'ideologia. Un'ideologia che utilizza politicamente il “campo nomadi” per racimolare qualche decina di voti ed arrivare a sedersi in Consiglio comunale.

La mia impressione è che il voto contrario sia stato frutto di tanti fattori. Sicuramente la pochezza della risposta della Prof.ssa Treu, alla richiesta di lumi del Consigliere Gianolio, penso abbia influito. Ad una domanda di delucidazione tecnica, la risposta della Prof.ssa Treu è stata una considerazione politica.

Un altro fattore è stato sicuramente il rimpasto in Giunta comunale che ha visto escluso Arnaldo De Pietri che si era speso politicamente per costruire serie possibilità di uscita alle famiglie dal cosiddetto “campo nomadi”.

Anche l'impossibilità di essere presente all'assessore Marco Cavarocchi, ieri in Consiglio comunale penso possa aver influito.

Rimane il dubbio, inoltre, che alcuni Consiglieri comunali abbiano più votato di pancia che non di testa, facendosi ingannare dalle sirene xenofobe.

Ma il fatto è indiscutibile: la linea politica di mediazione e di governo è stata sconfitta in Consiglio comunale e nulla si vede all'orizzonte di serio e costruttivo. Ne traggo le conseguenze e lunedì prossimo presenterò le mie dimissioni nelle mani della Presidente Barbara Nardi e del Consiglio direttivo dell'Associazione Sucar Drom perchè ritengo da oggi impercorribile alcun percorso di mediazione e penso impraticabile nessun accordo con il Comune di Mantova.

Carlo Berini
Vice presidente, Associazione Sucar Drom


2 commenti:

Anonimo ha detto...

ma in cosa consiste la proposta bocciata?!?
stefano

Carlo Berini ha detto...

In Consiglio comunale hanno votato tredici consiglieri a favore della proposta di modificare il Piano di Governo del Territorio e tredici hanno votato contro.

Essendoci stato un pareggio (13 a 13) la proposta di modifica è stata respinta.

Di conseguenza nel PGT del Comune di Mantova non è entrata quella norma urbanistica che avrebbe permesso di continuare un percorso per legittimare le aspirazioni delle famiglie sinte che volevano acquistarsi una propietà immobiliare per viverci con le proprie case mobili.

Questo in sintesi vuole dire "bocciata" perchè ora acquistando un terreno edificabile non sarà possibile posizionare (costruire, urbanisticamente parlando) delle case mobili.