«Il voto contrario al nostro
emendamento al Pgt è una sconfitta della mia linea di mediazione con
il Comune. Per questo rassegnerò le dimissioni da vice presidente
dell’associazione Sucar Drom».
Per Carlo Berini, dal 1987 anima
dell’Opera Nomadi e dal 1996 di Sucar Drom, l’associazione che si
occupa di custodire le tradizioni sinte e di gestire il campo di via
Guerra, è un giorno triste. «Aver impedito alle famiglie sinte di
avere un terreno di proprietà su cui insediare le loro casette
mobili significa dire che il campo nomadi non verrà più chiuso e
costringerle a restare in un ghetto. Il Pgt durerà 5 anni: ebbene,
in 5 anni per il campo nomadi si butteranno al vento 1,5 milioni di
euro, una vergogna. Io non ci sto. E siccome la mia linea politica
della mediazione e di governo delle problematiche delle famiglie
sinte con il Comune è fallita, me ne vado». E aggiunge: «Se fosse
per me Sucar drom dovrebbe rinunciare alla gestione del campo, che al
Comune ora costa 13mila euro all’anno per 120 persone, ma che poi
potrebbe costare di più visto che per uno delle stesse dimensioni a
Milano ne occorrono 200mila. Il rischio è che quando si accorgeranno
delle spese, manderanno via quelle famiglie e si avranno delle
violazioni dei diritti umani».
Il no dei 13 consiglieri (altrettanti
quelli che si sono espressi a favore) per Berini ha avuto quattro
motivazioni: «La pochezza della risposta della Treu che è stata
solo politica, il rimpasto in giunta che ha escluso De Pietri sempre
attento alle nostre problematiche, l’assenza dell’assessore
Cavarocchi e le sirene xenofobe che hanno ingannato qualche
consigliere. Comunque, ringrazio chi ha votato a favore, e
specialmente il sindaco, Acerbi, Nicolini e la Zecchini. In fondo,
volevamo solo mettere a posto urbanisticamente sei fazzoletti di
terra per rispondere all’emergenza abitativa che affligge i sinti.
Se passava la nostra proposta, il Comune avrebbe firmato una
convenzione per stabilire che le famiglie non possono vendere il loro
terreno. Chiedevano l’introduzione di una norma prevista dalla
legge urbanistica 12 che fece l’allora assessore Boni, un
leghista».
E proprio dalla Lega anche ieri è
venuto un duro attacco: «Diventa anche tu rom, conviene -
dice provocatoriamente de Marchi - così avrai corsie preferenziali
per case, scuole e lavoro». «Invito de Marchi a venire ad abitare
una settimana al campo nomadi» replica Berini. di Sandro Mortari
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