martedì 27 novembre 2012

Mantova, le dimissioni di Carlo Berini

«Il voto contrario al nostro emendamento al Pgt è una sconfitta della mia linea di mediazione con il Comune. Per questo rassegnerò le dimissioni da vice presidente dell’associazione Sucar Drom».

Per Carlo Berini, dal 1987 anima dell’Opera Nomadi e dal 1996 di Sucar Drom, l’associazione che si occupa di custodire le tradizioni sinte e di gestire il campo di via Guerra, è un giorno triste. «Aver impedito alle famiglie sinte di avere un terreno di proprietà su cui insediare le loro casette mobili significa dire che il campo nomadi non verrà più chiuso e costringerle a restare in un ghetto. Il Pgt durerà 5 anni: ebbene, in 5 anni per il campo nomadi si butteranno al vento 1,5 milioni di euro, una vergogna. Io non ci sto. E siccome la mia linea politica della mediazione e di governo delle problematiche delle famiglie sinte con il Comune è fallita, me ne vado». E aggiunge: «Se fosse per me Sucar drom dovrebbe rinunciare alla gestione del campo, che al Comune ora costa 13mila euro all’anno per 120 persone, ma che poi potrebbe costare di più visto che per uno delle stesse dimensioni a Milano ne occorrono 200mila. Il rischio è che quando si accorgeranno delle spese, manderanno via quelle famiglie e si avranno delle violazioni dei diritti umani».

Il no dei 13 consiglieri (altrettanti quelli che si sono espressi a favore) per Berini ha avuto quattro motivazioni: «La pochezza della risposta della Treu che è stata solo politica, il rimpasto in giunta che ha escluso De Pietri sempre attento alle nostre problematiche, l’assenza dell’assessore Cavarocchi e le sirene xenofobe che hanno ingannato qualche consigliere. Comunque, ringrazio chi ha votato a favore, e specialmente il sindaco, Acerbi, Nicolini e la Zecchini. In fondo, volevamo solo mettere a posto urbanisticamente sei fazzoletti di terra per rispondere all’emergenza abitativa che affligge i sinti. Se passava la nostra proposta, il Comune avrebbe firmato una convenzione per stabilire che le famiglie non possono vendere il loro terreno. Chiedevano l’introduzione di una norma prevista dalla legge urbanistica 12 che fece l’allora assessore Boni, un leghista».

E proprio dalla Lega anche ieri è venuto un duro attacco: «Diventa anche tu rom, conviene - dice provocatoriamente de Marchi - così avrai corsie preferenziali per case, scuole e lavoro». «Invito de Marchi a venire ad abitare una settimana al campo nomadi» replica Berini. di Sandro Mortari

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