Giovedì 21 marzo, alle ore 17, presso
la sala del Plenipotenziario di p.zza Sordello 43, a Mantova,
Articolo 3 Osservatorio sulle discriminazioni presenta il suo 5°
Rapporto annuale. Non a caso l'evento si svolge proprio
il 21 marzo, una data dal valore altamente simbolico, perché oggi
ricorre la Giornata Mondiale contro il razzismo, indetta dall'ONU. Questo appuntamento, diventato ormai
consueto, consegna il resoconto di un anno, il 2012, davvero intenso,
sia per l'attività intrinseca dell'Osservatorio, sia guardando
all'oggetto del proprio quotidiano lavoro, ovvero il monitoraggio
delle discriminazioni e la tutela delle minoranze.
L'incontro al Plenipotenziario si
aprirà con l'intervento introduttivo del presidente
dell'Osservatorio, Davide Provenzano, che è anche presidente di
Arcigay La Salamandra e consigliere nazionale Arcigay, e del
responsabile dello Sportello antidiscriminazioni, Carlo Berini,
vicepresidente di Sucar Drom.
Dopo i saluti delle Autorità presenti,
tra cui il presidente del Consiglio comunale di Mantova, Giuliano
Longfils, e l'assessore al Welfare, Roberto Irpo, ci sarà spazio per
un intervento di una rappresentanza dell'RSU della Cartiera Burgo, a
significare che in momenti di grave e diffusa crisi economica quale
quello attuale è importante mantenere e anzi rafforzare il livello
di vigilanza sul rispetto della dignità della persona umana
indipendentemente da ogni condizione personale o sociale, perché chi
si trovi a perdere il posto di lavoro non subisca magari anche lo
sfregio di trovarsi discriminato per origine etnica, orientamento
sessuale, età, disabilità.
Interverranno poi i rappresentanti in
Italia dell'ENAR (European Network Against Racism), ente
internazionale sostenuto dalla Commissione europea per il
monitoraggio e il contrasto dei fenomeni di razzismo e xenofobia,
Ludovica Francesca Baussano e Luciano Scagliotti, che illustreranno
il Rapporto ENAR sul razzismo in Italia per il 2012.
A seguire, una tavola rotonda sulla
politica antidiscriminazioni in Regione Lombardia, cui interverranno
i neoeletti consiglieri regionali mantovani Anna Lisa Baroni (PdL),
Marco Carra (PD) e Andrea Fiasconaro (M5S).
Alla presentazione del Rapporto 2012
sono stati invitati anche l'assessore provinciale Elena Magri, i
rappresentanti delle Associazioni a vario titolo impegnate nel
contrasto delle discriminazioni e nella tutela delle minoranze
discriminate, i sindacati, etc.
Il 2012 è stato un anno difficile,
impegnativo e carico di riflessioni per l'Osservatorio a partire
dalla prematura scomparsa del compianto presidente Fabio Norsa, a
inizio gennaio 2012, che ha creato un vuoto incolmabile sia nei
rapporti interni all'associazione, e con lo staff, sia nelle
relazioni esterne.
E' oggi urgente e quanto mai necessaria
una “emancipazione” finanziaria dell'Associazione Articolo 3,
poiché i contributi finora percepiti da Enti locali e
Amministrazioni centrali non possono più assicurare una base
costante di risorse cui attingere per garantire la vita e
l'operatività dell'Osservatorio. Nell'anno che si è chiuso il 31
dicembre scorso, infatti, Articolo 3 è stato costretto a
riparametrare le attività e a ridurre notevolmente il proprio raggio
d'azione in conseguenza del fatto che, per fattori esterni (ritardi
nell'approvazione delle convenzioni tra gli Enti sostenitori,
nell'approvazione dei rispettivi documenti di bilancio e dunque
nell'attuazione degli impegni di spesa e dei trasferimenti), le
risorse finanziarie indispensabili al mantenimento degli standard
minimi di operatività sono venute a mancare: se già dal novembre
2011 da parte del Comune di Mantova era stata dichiarata
l'indisponibilità a riconfermare la precedente convenzione triennale
che trasferiva all'Osservatorio 27mila euro annui (pur garantendo
all'Osservatorio la disponibilità della sede operativa), la pur
generosa buona volontà dell'Ente provinciale e il nuovo sostegno
dell'UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, del
Governo italiano) si scontravano con i tagli della spending review e
infinite lungaggini burocratiche. E' forse opportuno sottolineare che
l'Osservatorio agisce sulla base di precisi impegni presi dalle e con
le Amministrazioni pubbliche per fornire un servizio di monitoraggio,
prima assistenza alle vittime di discriminazione e supporto giuridico
e tecnico nell'elaborazione e valutazione di atti e provvedimenti.
Con tutta evidenza ciò ha di fatto
tolto il fiato ad Articolo 3.
Meritoriamente i collaboratori e le
collaboratrici dell'Osservatorio hanno accettato di concludere
progetti e programmi di lavoro in condizioni in cui i compensi –
seppur minimi – non potevano più essere garantiti con regolarità
e sacrificando parte dei benefici a cui avrebbero pur sempre avuto
diritto. Tuttavia, di questo travagliato periodo, occorre far tesoro:
sia per il reperimento dei fondi necessari all'implementazione delle
attività sia per un migliore e più efficace funzionamento
dell'Osservatorio, è oramai improrogabile una ridefinizione
dell'assetto di governance dell'Associazione, nel senso di aprire
maggiormente ad altre Associazioni che condividano scopi e abbiano
strumenti idonei per conseguire, in sinergia, gli obiettivi statutari
di Articolo 3, perfezionando e formalizzando quella caratteristica
peculiare di Articolo 3 che è data dal suo essere nato per
iniziativa di importanti realtà mantovane rappresentative delle
minoranze discriminate: la Comunità ebraica, l'Arcigay La
Salamandra, Sucar Drom, l'Istituto di cultura sinta e il think-tank
dell'Istituto mantovano di storia contemporanea. Su questa
evoluzione formale e giuridica oltreché sostanziale, che si potrebbe
perfino definire esistenziale e “naturale”, è iniziata fin dal
luglio 2012 una riflessione che nel 2013 si concretizzerà in una
scelta chiara tra le diverse opzioni possibili.
Il lavoro svolto dall'Osservatorio nel
corso del 2012 è, come si legge agevolmente nel Rapporto, suddiviso
in capitoli e aree tematiche: sconfortante, in moltissimi casi e
ambiti, dover constatare che i fattori di rischio delle
discriminazioni permangono gravi e diffusi.
Attenzione particolare è stata posta
sul progetto europeo “In Other Words”, in cui Arcicolo 3, con la
Provincia di Mantova come capofila, ha svolto un precipuo ruolo di
role-leader nella diffusione, in alcuni Paesi europei partecipanti al
progetto attraverso Istituti universitari e culturali, delle best
practices messe in campo dal nostro Osservatorio negli anni di
attività. Oggi si può ben dire che Articolo 3 è un'eccellenza
mantovana di livello non solo nazionale – riconosciuto dall'UNAR
come antenna territoriale almeno per la Regione Lombardia e
soprattutto per la Lombardia orientale.
Il lavoro di Articolo 3 è entrato a
far parte del rapporto sull'hate speech del Comitato ONU sulle
discriminazioni e l'odio razziale.
Nel Rapporto 2012 è contestualmente
riservata ampia trattazione all'analisi dei dati del monitoraggio,
che verranno commentati nel corso della conferenza di presentazione.
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