La Procura della Repubblica ha affidato
alla Polizia Municipale il compito di svolgere un'attività di
indagine e il sequestro di beni immobili per presunti reati edilizi,
ma non ha affidato alla Polizia Municipale il compito di
criminalizzare con un'azione spropositata e inutile alcune famiglie
mantovane, appartenenti alla minoranza linguistica sinta.
Il Sindaco afferma che i provvedimenti
non sono stati disposti solo nei confronti di famiglie sinte. Se fa
riferimento al provvedimento della Procura della Repubblica dice il
vero, ma se fa riferimento alle modalità del blitz pensate e guidate
dalla Polizia Municipale a noi risulta che c'è stato un trattamento
differenziale su base etnica. Infatti non ci risulta che sia stato
fatto un blocco di ore nelle vie abitate dagli altri accusati, ne ci
risulta che sia stata fatta irruzione nelle loro case con Polizia di
Stato, Carabinieri, Unità cinofile, Guardia di Finanza, Corpo
Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco con l'aggiunta di Arpa, TEA,
Ufficio Tecnico del Comune di Mantova e Parco del Mincio. Più
passano le ore e si accumulano le informazioni e più si fa strada
l'ipotesi che quello del 26 marzo scorso sia stato un blitz etnico,
pensato e voluto contro la minoranza più discriminata in Italia.
Ribadiamo con fermezza le domande al
Sindaco e all'Assessore comunale Rose:
1) quanto è costato il blitz del 26
marzo 2013?
2) le unità cinofile a cosa servono
nelle indagini per presunti reati urbanistici?
3) le perquisizioni personali sono così
indispensabili per l'accertamento di presunti reati urbanistici?
4) il sequestro dei dvd di cartoni
animati a che serve in un'indagine per presunti reati urbanistici?
5) perchè il blitz e le perquisizioni
con l'ausilio delle unità cinofile hanno riguardato solo ed
esclusivamente le residenze degli indagati appartenenti alle
minoranze linguistiche sinte?
Il Sindaco Nicola Sodano e l'Assessore
comunale Espedito Rose rispondano a queste cinque domande, noi non
molleremo e le riproporremo se necessario con una manifestazione e
con presidi permanenti in via Roma e in viale Fiume.
7 commenti:
perchè parlate sempre di discriminazione raziale(quando fa comodo)?
- avete mai parlato di casi di rom discriminati al di fuori dei campi?
- avete mai parlato di situazioni di presunti abusi delle forze dell'ordine nei confronti di rom non residenti in campi o su case viaggianti?
- avete mai chiarito di cosa vivono le persone residenti in quei campi?
voi parlate di discriminazione raziale ma in realtà si tratta, se esiste, di discriminazione sul modo di vivere.
Infatti, per vostra stessa ammissione, spesso nei campi non vivono solo rom ma anche altre etnie accumunate dalla necessità di "arrangiarsi" per avere una possibilità abitativa.
voi stessi avete + e + volte scritto qui su queste pagine dei tanti rom che conducono una vita in linea con quella della maggioranza della popolazione di questo continente ma non ricordo di denuncia di sopprusi come quelli che fate nei confronti di chi vive nei campi.
Chi discrimina siete voi che pretendete che si debba concedere ad alcuni soggetti di vivere secondo le loro lune senza contribuire in nulla con la società, però con una grande mano aperta per chiedere alla società.
Quando parlate di poveri siete pure scorretti, c'è chi perde il lavoro, chi si trova in difficoltà che si sente insultato dai vostri discorsi.
Infatti da una parte ci sono i vostri protetti che non fanno nulla per modificare, migliorare la propria vita e pretendono però di avere da uno stato che NON riconoscono riconoscimenti, soldi, aiuti, ecc.
Dall'altra c'è gente che di fronte alla rovina, con dignità, con impegno, rigirandosi le maniche cerca una via d'uscita, magari chiedendo anche aiuto a quello stato a cui, fin quando hanno potuto, hanno dato il loro contributo.
Avete ragione...è discriminazione!
Ma non raziale!
La invitiamo a leggersi attentamente questo rapporto dell'Unione Europea che saprà offrirle risposte esaurienti http://sucardrom.blogspot.it/2012/05/rom-e-sinti-lesclusione-resta-diffusa.html
quindi pure voi non rispondete alle domande.
E pretendete che a farlo siano gli altri?
Io ho chiesto a VOI che siete sul campo e che + e + volte avete giustamente ricordato che i sinti/rom NON sono solo quelli nei campi.
Avete GIUSTAMENTE ricordato che ci sono diversi Rom/sinti che lavorano, che hanno carriere importanti, che hanno un ruolo ATTIVO nella società.
Chiedo a VOI se anche queste persone ricevono il medesimo trattamento che riscontrate nei confronti di chi abita un campo(che sempre voi avete ricordato e specificato, specialmente quando dai campi arrivavano poblemi, che non sono abitati solo da sinti/rom).
devo chiederlo all'unione europea o a chi?
devo andarlo a chiedere alla presidente della camera che ha criticato l'Italia + e + volte...ma nella splendida casa di Roma non ho visto rom!
Sto parlando di prospettive, non sto discutendo se abbiate ragione o meno a lamentare un certo comportamento.
Io sostengo che la discriminazione, se c'è, non è raziale ma ha motivazioni differenti.
Una risposta tanto semplice riesce a darmela sulla base delle VOSTRE esperienze?
le domande le fate ma poi non rispondete agli altri?
coerenza!
Silenzio assordante!!! e poi volete le risposte????
Incoerenti al massimo!
Lei fa delle domande e si da delle risposte. L'abbiamo invitata a leggersi un documento ufficiale dell'Unione europea ma non le interessa. Il comunicato ci sembra chiaro e preciso. Non ci sembra che ci sia altro da dire.
io faccio le domande e mi do le risposte?
Mi sembra che la Vostra arroganza non abbia proprio limiti!
mi sembra che se siete voi l'esempio di persone che cercano il dialogo avete sbagliato lavoro!
Io ho sostenuto che la discriminazione, se c'è, è secondo il mio parere non etnica ma sociale.
Un gruppo di persone che vive ai margini della società, che sfrutta ma non partecipa, che non si sa come sbarca il lunario sia tendenzialmente + facilmente indicabile come covo di persone che delinquono.
Se in quel campo ci sono italici, azeri, rom, albanesi, marocchini, arabi, senegalesi, ecc.. non frega nulla a nessuno, quello che li distingue e li differenzia è il luogo in cui abitano e come si sostengono.
Però se dicessimo questo non si potrebbe tirar fuori il razzismo!
Voi non avreste ragione d'esistere(lo avreste ma non avreste il pretesto) e non sapreste come e chi attaccare.
Siete voi i primi che relegate i rom/sinti in quei campi, perchè siete voi che quando fa comodo fate finta di non ricordare che i rom/sinti vivono anche vite "normali per la società", che i Rom/sinti lavorano nella società, ecc.
Invece quando bisogna richiamare il razzismo o altro diventano SOLO quelli che abitano i campi.
Quando da un campo esce un assassino o altro, indifendibile, si scopre che non è rom/sinto ma che ha altra etnia.
Mettendo insieme tutto questo si conclude che:
1 nei campi non vivono solo rom/sinti m anche altre etnie.
2 I rom NON sono solo quelli che abitano nei campi
quindi se avviene un comportamento differente nei confronti dei residenti di un campo non è su base etnica ma su base sociale!
Cosa altrettanto deplorevole, ma se voi non ci mettete il razzismo vi sentite inutili.
PS
per la cronoca ho letto quello che ha indicato e dice le solite cose che NON rispondono alla mia domanda.
PS2
l'arroganza della sua risposta indica il suo fastidio nel dover parlare con una persona che evidentemente giudica inferiore, razzista e arrogante, incapace di dialogare" decisamente meglio se cambia lavoro, vada a fare il consulente finanziario, le si addice di +!
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