La seconda fase del progetto prevede
poi una fase di formazione, che si baserà sugli eventuali punti
critici emersi dall’analisi delle criticità. Lo scopo è di far
acquisire ai lavoratori e alle figure di responsabilità le buone
pratiche di prevenzione, di gestione dei conflitti e di acquisizione
di capacità per rendere le diversità una risorsa positiva. I
risultati del progetto saranno diffusi a fine 2013.
«Essere stati selezionati per questo
bando nazionale è sicuramente una responsabilità, ma anche
un’opportunità di sviluppo per tutto il Gruppo- ha dichiarato
Giancarlo Lechthaler, dg Collis Veneto Wine Group e amministratore di
Cantine Riondo, azienda controllata del Gruppo -. Fare vino per una
realtà così differenziata come Collis, cui aderiscono società
cooperative ed aziende, tutte in rapporto con un mercato
internazionale molto competitivo, è un impegno che non può
prescindere dalla qualità delle relazioni interne. Abbiamo da poco
acquisito un modello organizzativo grazie al quale adottiamo
procedure più stringenti per garantire la correttezza operativa in
ogni ambito produttivo e gestionale. Con pari attenzione desideriamo
che anche le persone siano messe al centro del lavoro, individuando
ogni possibile forma di discriminazione e adottando delle procedure
per rendere ogni diversità un fattore di crescita».
«Il progetto del Gruppo Collis
sottolinea l'attenzione dell'Unar nel conoscere le reali condizioni
di discriminazioni nel mondo del lavoro – ha affermato Marco De
Giorgi, direttore dell'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali
del Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del
Consiglio dei Ministri -. Infatti, il bando coinvolge direttamente le
aziende non solo con lo scopo di fare un'indagine nei diversi settori
professionali, ma soprattutto per favorire l'acquisizione di un
modello di gestione delle diversità e di promozione della parità di
trattamento nel mondo del lavoro. Le azioni di sensibilizzazione,
informazione e formazione del personale e dei collaboratori, degli
organismi di rappresentanza sindacale ed in genere di tutti gli
stakeholder, hanno quindi lo scopo di creare un circolo virtuoso in
termini di prevenzione e contrasto di ogni forma di discriminazione,
capace di avere una buona ricaduta non solo in azienda ma anche nel
territorio. L'efficacia di questo progetto potrà essere un modello
utile per altre realtà che operano nel medesimo settore e potrà,
quindi, promuovere una cultura positiva nei confronti delle
diversità».
A sottolineare l’interesse per uno
studio specifico nel settore, è intervenuto Marco Buemi, esperto
Unar, riferendo i dati recenti del contact center, che risponde
all’800.90.10.10 e al sito www.unar.it, secondo i quali « sono
1022 i casi segnalati nei primi 10 mesi del 2012. La maggior parte
delle discriminazioni avvengono nel mondo del lavoro (35% del totale)
e il 75,5% di queste riguardano il momento dell'accesso al mercato
del lavoro. Emerge, inoltre, un problema di gestione delle risorse
umane, con una difficoltà a riconoscere e a valorizzare il talento
delle persone».
L’interesse a prender parte al
progetto di studio è stata sottolineata anche dalle aziende
partecipate del Gruppo. Andrea Sartori, presidente di Casa vinicola
Sartori, ha affermato che «l’adesione all’iniziativa si allinea
ad una serie di scelte già attivate nella nostra azienda. Abbiamo
infatti acquisito e rinnovato la certificazione SA8000, posseduta
solo da cinque aziende italiane del settore vitivinicolo, che non
solo garantisce il rispetto di requisiti a tutela dei lavoratori, ma
richiede anche l’adozione di pari procedure da parte dei fornitori.
L’analisi che il progetto ministeriale ci permetterà di condurre
sarà quindi per noi un’ulteriore strumento di analisi, che
consentirà anche di verificare la validità degli strumenti messi
già in atto».
Gli ha fatto seguito anche Luca Cielo,
direttore generale di Cielo e Terra, dichiarando la soddisfazione nel
prendere parte al progetto di formazione, poiché si integra con la
filosofia aziendale “che pone la centralità al valore del capitale
umano, nell’ottica di un’organizzazione aziendale ottimale. Da
anni in Cielo e Terra - Gruppo Cantine Colli Berici - abbiamo
adottato, infatti, una filosofia aziendale che si basa sul metodo
Lean, grazie alla quale ci proponiamo di costruire un modello
imprenditoriale e manageriale incentrato sui valori etici di
cooperazione e condivisione. Crediamo che nel valore delle persone
come fattore per innescare un miglioramento e creare il massimo
valore per il cliente finale».
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