La decisione del Comune di Parma di
riqualificare il “campo nomadi” di via del Cornocchio potrebbe
indicare il reiterarsi di politiche discriminatorie e ghettizzanti
nei confronti delle comunità rom e sinte. Lo scrivono Associazione 21 luglio e Sucar Drom in una lettera di preoccupazione congiunta
inviata al sindaco di Parma Federico Pizzarotti.
La lettera si riferisce alla decisione
del comune emiliano, annunciata con un comunicato stampa dello scorso
19 agosto, di «elaborare un progetto di riqualificazione del “campo”
di via del Cornocchio, in linea con la nuova Legge Regionale su Sinti
e Rom».
Il progetto, in particolare, prevede di
«recintare e mettere in sicurezza la zona del “campo”, la
predisposizione di un’area di sosta di dimensioni più limitate, il
ripristino della palazzina operatori e la manutenzione del
“dormitorio di emergenza” invernale», si legge nel comunicato
del Comune di Parma.
Pur esprimendo apprezzamento per ogni
azione pubblica volta a migliorare le condizioni igienico sanitarie
delle comunità rom e sinte presenti negli insediamenti formali e
informali del nostro Paese, Associazione 21 luglio e Sucar Drom
definiscono «antistoriche, antieconomiche e discriminatorie quelle
politiche abitative rivolte alle comunità rom basate in maniera
quasi esclusiva sulla costruzione di “campi nomadi” e “aree di
sosta”, che hanno come esito una situazione di ghettizzazione di
fatto».
Negli ultimi trent’’anni le
politiche locali italiane rivolte alle comunità rom e sinte si sono
basate sulla convinzione che queste siano “nomadi” e quindi
culturalmente inadatte a condurre una vita all’interno di
abitazioni convenzionali.
La Strategia Nazionale d’Inclusione
dei Rom, Sinti e Caminanti, adottata dal Governo italiano nel 2012,
afferma tuttavia che nel nostro Paese «la politica amministrativa
dei “campi nomadi” ha alimentato negli anni il disagio abitativo
fino a divenire di conseguenza essa stessa presupposto e causa della
marginalità spaziale e dell’esclusione sociale per coloro che
subiscono una simile modalità abitativa»
«Le nostre organizzazioni – si legge
nella lettera indirizzata al sindaco Pizzarotti da Associazione 21
luglio e Sucar Drom - condannano la scelta di qualsiasi
Amministrazione locale di continuare a investire sulla“campizzazione”
su base etnica di comunità rom stanziali ed esprimono la
preoccupazione che la riqualificazione del nuovo “campo nomadi”
di via del Cornocchio, che sembra basarsi su una nuova Legge
Regionale a tutt’oggi non ancora presentata in Regione, possa
rappresentare l’ennesimo sperpero di denaro pubblico che si
tradurrà, nella migliore delle ipotesi, nell’abbellimento
temporaneo di un ghetto».
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