E' di ieri sera il tweet razzista fatto dall’account
ufficiale della Questura di Roma. Una battuta vergognosa in cui
si paragona la sistemazione del ripostiglio allo sgombero di un campo
rom. Il tweet viene subito cancellato ma un’utente risponde e salva
l’immagine.
La Questura di Roma ieri alle 18.20 ha
lanciato il seguente tweet: “ho risistemato lo sgabuzzino... m'è
sembrato lo sgombero in un campo nomadi... meno male che sono
preparata!!!!!”. Il tweet nel giro di pochi minuti è stato
ritwittato fino a quando lo legge Barbara Collevecchio che dal suo
profilo risponde alla Questura di Roma così: “Con la sottile
differenza #@QuesturaDiRoma che nei campi nomadi ci sono esseri
umani, bambini e anziani. Senza parole!”.
Nel giro di pochi minuti la Questura di
Roma cancella il tweet che però viene fotografato e rilanciato su
twitter. La fotografia del tweet diventa virale e viene rilanciata da
centinaia di utenti, tanto da indurre la Questura di Roma a lanciare
il seguente tweet: “In merito al tweet delle ore 18.20, non postato
dalla redazione FB e TW, sono in corso le dovute verifiche e
seguiranno provvedimenti.”
Naturalmente tutti commentano. Ecco alcuni commenti in risposta al secondo tweet della Questura di Roma: “sono stati i fantasmi, o forse c'è un piccolo problema di razzismo al vostro interno?”, “provvedimenti di che tipo? Promozione?”, “un provvedimento potrebbe essere quello di portare qualche giocattolo ai bambini nei campi.”, “Grazie ma non basta. Difficile credere che non si sappia chi usa le credenziali di un account ufficiale”, “Rumoroso il silenzio di @QuesturaDiRoma sulla vicenda. Non convincente la storia degli "accertamenti". Che devono accettare?”, “un tweet di scuse sarebbe stato più appropriato, qui sembra che debba intervenire il CSI”, “l'errore della @QuesturaDiRoma sta nel far credere che ci siano attacchi informatici”, “era un tweet molto razzista che non ti aspetteresti da uno della Questura”, “Scusa @QuesturaDiRoma, ma cosa devi verificare? L'hai scritto e cancellato tu il tweet”...
In mattinata la Questura dichiara al
Corsera: «Se si tratta di qualcuno interno alla Questura saranno
prese le misure del caso - spiegano da San Vitale -, altrimenti, se
si dovesse trattare di una violazione del nostro account, se ne
occuperà la polizia postale e partiranno delle denunce».
Che sia stato violato l'account non ci
crede nessuno in rete.Ci attendevamo delle scuse, ma ad ora
non sono pervenute. Aspettiamo fiduciosi che la Questura di Roma
termini le dovute verifiche e ci comunichi i provvedimenti presi.
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