Condannato Borghezio per diffamazione
aggravata da discriminazione razziale. Le associazioni devolvono il
risarcimento a progetti rivolti alle comunità rom e sinte e in
particolare alla campagna “Se mi riconosci mi rispetti” per il
riconoscimento della minoranza dei rom e dei sinti
Il 26 giugno si è concluso il processo
contro l’eurodeputato Mario Borghezio nella causa intentata dalle
associazioni UPRE ROMA di Milano, SUCAR DROM di Mantova e NEVO DROM
di Bolzano assistite dall’avvocato Gilberto Pagani, per le
dichiarazioni fatte nella trasmissione “La zanzara” in occasione
della Giornata internazionale del popolo rom e sinto l’8 aprile
2013.
Il tribunale di Milano ha preso atto
che le tre associazioni hanno accettato le scuse e il risarcimento
dei danni morali proposto da Borghezio, risarcimento sulla cui misura
lo stesso Borghezio ha chiesto la clausola di riservatezza e che le
tre associazioni devolveranno completamente a progetti rivolti alle
comunità rom e sinte e in modo particolare al sostegno della
campagna “Se mi riconosci mi rispetti” per la legge di iniziativa
popolare per il riconoscimento della minoranza dei Rom e dei Sinti.
Il risarcimento dei danni alle parti
lese ha comportato la loro rinuncia alla costituzione di parte
civile; il dibattimento è continuato per l'accertamento della
responsabilità penale di Mario Borghezio e si è concluso con la sua
condanna per diffamazione aggravata dalla discriminazione razziale,
una condanna di grande importanza, perché - al di là della sua
misura: una multa e il pagamento delle spese processuali -, riconosce
il diritto di Rom e Sinti di essere tutelati come minoranza.
Grazie per l’attenzione per
informazioni: 3456123932
7 commenti:
Concetto arcaico, la discriminazione razziale. Non si può discriminare tra una razza e un'altra perché un'altra razza non esiste.
Il termine razza è presente in Costituzione perchè si pensava che l'umanità fosse divisa in razze. In Francia è partito un processo di revisione della Costituzione per eliminare tale parole. Nell'antidiscriminazione è usata per identificare chiaramente una tipologia. Bisognerebbe trovare un'altra parola :)
Nei manuali di anatomia artistica vi è una suddivisione fra razze:
negroide, australoide, mongoloide, europoide. Non vi è nulla di razzista in tutto questo, ma la constatazione della differenza prsente nell'indice cefalico secondo la classificazione del Biasutti. In sé il termine "razza" non dovrebbe avere connotazioni razziste, ma dal momento che evoca i periodi più bui dell'umanità si potrebbe anche cambiare.
Mi sembra inutile trovare una parola per definire una cosa che non esiste.
Sarebbe come se un bracconiere venisse accusato di aver catturato un asino che vola. Gli asini che volano non esistono, dunque l'accusa di aver catturato un asino che vola non esiste. L'aggravante inflitta a Borghezio non esiste. Si sottopone una persona ad una aggravante che non esiste.
La razza umana è una sola. Se venisse suddivisa non sarebbe più la razza umana.
Persone dall'aspetto molto diverso, come per esempio una persona dalla pelle scura e una persona dalla pelle chiara, possono avere caratteri e comportamenti più simili tra loro rispetto a persone che si somigliano di più dal punto di vista fisico. L'essere umano non è solo fisico.
Tornando sull'esempio dell'insieme:
Esistono particolari ossature craniali che identificano varie tipologie dell' homo sapiens. Semplice constatazione.
A maggior ragione non c'è discriminazione.
L'essere umano è dotato di ragione. La ragione è qualcosa che è di più del semplice dato fisico o del dato sensibile dei nostri sensi. Lo prova il fatto che le nostre orecchie possono sentire i suoni, ma le nostre orecchie non sanno che stanno sentendo dei suoni; è il nostro cervello che riceve il dato sensibile delle nostre orecchie. Questo vale anche per un animale, per esempio un cane. Anche il cervello del cane elabora le informazioni dei sensi. La differenza tra l'animale e l'essere umano è che l'essere umano ha la ragione. La ragione, a differenza dei sensi, può "sentire" se stessa: la ragione può ragionare su se stessa.
Se c'è diversità tra le ossature craniali, questa diversità non conta se paragonata alla ragione umana.
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