martedì 29 marzo 2016

Django Reinhardt, dalla chitarra manouche al grande jazz

E' stato pubblicato l'anno scorso il libro “Django Reinhardt dalla Chitarra manouche al grande jazz”, volume a cura di Paolo Sorci. Il libro, edito da Auditorium Edizioni, è un trattato sulle radici musicali di Django Reinhardt e sull’evoluzione del suo linguaggio come chitarrista e come jazzista.

Il libro non è una biografia di Django, ma un analisi dell’evoluzione del suo stile e linguaggio musicale che cerca di dimostrare come lui, non solo sia stato per 20 anni il principale jazzista europeo, ma abbia anticipato tutto il jazz moderno.

“Reinhardt è stato il primo jazzista europeo” spiega Sorci “ed è stato abile nel cogliere il proto jazz americano degli anni ’20, il dixieland, fondendolo con la musica da ballo più famosa in Europa al tempo, il musette. Tra le due guerre mondiali la musica e la cultura afroamericana arrivarono in Europa e Django fu il primo a uscire da un genere e attraversarne un altro. Ci riuscì perché era un gitano e utilizzava la musica come strumento per farsi accettare dovunque andasse.”

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