giovedì 19 gennaio 2017

Il Giorno della Memoria, la testimonianza di Adelaide De Glaudi

A pochi giorni da Il Giorno della Memoria 2017 pubblichiamo un estratto della testimonianza di Adelaide “Titina” De Glaudi (in foto), sinta mantovana, internata con la famiglia a Novi Ligure in provincia di Alessandria. Adelaide è nata a Ponte Nizza (PV) nel 1934 ed è morta a Mantova nel 2011. Adelaide è stata insignita dal Sindaco di Mantova dell'Edicola di Virgilio il 27 gennaio 2005.

Sono nata nel 1934 a Ponte Nizza in provincia di Pavia. I miei primi ricordi risalgono a quando abitavamo ad Alessandria. Ricordo che eravamo con mia mamma vedova, con mia sorella, avevamo affittato una piccola stanza. Poi io e mia sorella siamo state messe in un asilo perché mia mamma andava a manghél [attività di piccolo commercio porta a porta, in lingua sinta]. Dopo, alla sera, ci veniva a prendere e ci portava a casa.

Durante la guerra, ci hanno mandato in un campo di concentramento a Novi Ligure. Gli uomini andavano a lavorare, noi, donne e bambini, eravamo lì e ci portavano sempre qualcosa da mangiare. C'era uno stanzone lungo e vi erano tanti letti. Gli uomini andavano a lavorare e poi venivano a casa alla sera. Non mi ricordo esattamente che lavoro facevano... avevo nove anni.

Nel campo non c'era certo abbondanza di cibo. Non mi pare che ci trattassero male. Piuttosto ci trattavamo male tra di noi perché eravamo tutto il giorno insieme chiusi in quel camerone. Non mi ricordo quanti eravamo in quella stanza. I fascisti ci passavano un po' di legna perché lì dentro c'era qualche stufa... Non ricordo molto ma non era certo una vita bella.

La sua testimonianza integrale è presente nel volume “Porrajmos, la persecuzione razziale dei rom-sinti durante il periodo nazi-fascista” di Virginia Donati, pubblicato a Mantova nel 2003 dall'Istituto di Cultura Sinta. Nei prossimi giorni pubblicheremo la testimonianza di Dolores Carboni. 

Ti invitiamo a visitare il museo virtuale Porrajmos.

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