La Confederazione Svizzera ha
annunciato di aver rifiutato la richiesta delle associazioni rom
elvetiche di riconoscimento dello statuto di minoranza per le persone
che si dichiarano appartenenti a questo gruppo secondo la Convenzione
quadro del Consiglio d'Europa per la protezione delle minoranze. Uno
statuto accordato invece nel 1988 agli yénisch e ai sinti. Eppure i rom sono circa 80mila in Svizzera, molti dei quali naturalizzati.
I Rom svizzeri, secondo una nota del
Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), non soddisfano
infatti tutti i criteri - cumulativi - sanciti dalla dichiarazione
interpretativa emanata dalla Svizzera contestualmente alla ratifica
(nel 1998) della Convenzione quadro del Consiglio d’Europa per la
protezione delle minoranze nazionali, ovvero: la nazionalità
svizzera, la volontà di preservare insieme l'identità comune e la
presenza di legami antiche con il nostro Paese.
Ne è convinto il Consiglio federale,
secondo il quale tuttavia i rom sono parte integrante della società
svizzera e vanno protetti da razzismo e discriminazione. La decisione
del 1 giugno scorso è stata adottata in risposta ad una richiesta di
due organizzazioni rom elvetiche.
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