La notte di settantaquattro anni fa
tutte le donne, gli uomini, le bambine e i bambini superstiti dello
Zigeunerlager ad Auschwitz-Birkenau vengono divorati nelle camere a
gas e nei forni crematori. Gli storici affermano che quella notte
furono sterminati circa tremila persone ma oggi incominciano ad
emergere dei dubbi sul numero delle persone divorate quella notte. Una nuova ricerca mette in dubbio gli ultimi cinque mesi dello Zigeunerlager.
La notte del 2 agosto è considerata il
culmine del Porrajmos, il tentativo di genocidio che subirono le
persone appartenenti alla minoranza linguistica sinta e rom durante
il nazi-fascismo. Luigi Sagi, ebreo italiano internato a Birkenau,
racconta in questo video del silenzio assordante la mattina
successiva al divoramento. E' quel silenzio che rende consapevole lui
ed altri di essere in un campo di sterminio. Una cosa inimmaginabile
nel cuore dell'Europa cristiana al culmine della sua civiltà.
Quest'anno il Presidente Mattarella ha
ricordato il tentativo di sterminio subito da sinti e rom nella sua
dichiarazione del 25 luglio scorso per l'ottantesimo anniversario del
“Manifesto della Razza”. Un passaggio importante sulla strada del
riconoscimento del Porrajmos all'interno della Legge 211 del 2000 che
ha istituito Il Giorno della Memoria.
In Europa stanno facendo scalpore i
dubbi emersi in una ricerca storica sugli ultimi mesi dello
Zigeunerlager prima della liquidazione del 2 agosto. Nell'articolo a firma di Helena Kubica e Piotr Setkiewicz uscito qualche giorno fa su
Memory, la rivista edita dal centro di documentazione di
Auschwitz-Birkenau, si pongono dubbi sul numero di persone presenti
nello Zigeunerlager il pomeriggio del 2 agosto 1944 e si nega la
rivolta del 16 maggio 1944.
Nella ricerca, supportata da
testimoniane e documenti, si afferma che c'è stato un caso di
resistenza passiva all'inizio del mese di aprile 1944, ma la rivolta
come è stata raccontata in questi anni non si è mai verificata.
Sempre nell'articolo si evidenzia che le persone divorate il 2 agosto
1944 sarebbero molte di più di quelle fino ad ora accertate perché
il pomeriggio di quel giorno ci sarebbero state più di 4mila donne,
uomini, bambine e bambini nello Zigeunerlager. Quella notte le
persone furono prese e nonostante la resistenza disperata, furono
caricate sui camion e portati nelle camere a gas e nei crematori II e
V.
La ricerca che sta destando
scalpore e che aprirà sicuramente accesi dibattiti è stata realizzata
dagli storici del centro di ricerca del Museo di Auschwitz e sarà
pubblicata nella prossima edizione di Auschwitz Studies.
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