"Gli «zingari» debbono essere riconosciuti come una minoranza etnica da tutelare alla stregua delle altre. Ai problemi che riguardano la loro presenza nelle nostre città non c'è nessuna soluzione possibile che sia diversa da questa", lo afferma don Oreste Benzi commentando la tragedia dei piccoli rom uccisi nel rogo della loro baracca a Livorno, ma anche l'episodio di due settimane fa della rom accusata ingiustamente in Sicilia di voler rapire una bimba in spiaggia mentre invece cercava di soccorrerla.
"Non possiamo negare a nessun uomo la dignità di persona, loro reclamano questo riconoscimento ma nessuno li ascolta", ha detto il sacerdote ai microfoni di 'A Sua Immagine', la rubrica religiosa di Rai Uno.
"Il grido di questi piccoli periti nel rogo di Livorno sale verso di noi, se non siamo capaci di ascoltarlo vuol dire che la nostra società va ripensata dai suoi fondamenti", ha aggiunto don Benzi, per il quale "se le famiglie italiane provassero a avvicinarsi ai rom, a quelli che magari vivono a pochi passi dal loro cortile, farebbero un'esperienza straordinaria".
"Serve - ha ripetuto il fondatore dell'Associazione Papa Giovanni XXIII - una legge che riconosca rom e sinti come minoranze etniche in Italia, minoranze come le altre, con gli stessi diritti di tutti i cittadini: questa necessità è evidente da tempo, ma - ha concluso - la politica non si muove perché gli «zingari» non portano voti ed anzi rischiano di farli perdere".
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