A fianco di Santino Spinelli, docente di lingua e cultura romanì all’Università di Trieste si schiera Nazzareno Guarnieri, rom abruzzese, presidente della sezione Abruzzo di Opera Nomadi. Guarnieri sostiene quanto affermato da Spinelli a Livorno a proposito delle “pseudo associazioni di volontariato che in questi anni hanno gestito la questione pensando ai campi, che sono stati usati come capri espiatori, perché facevano comodo alla politica”. La critica di Spinelli, rivolta in particolare a Opera Nomadi, ha suscitato la reazione della segretaria Renata Paolucci, a cui Guarnieri risponde così: “Molte organizzazioni pro rom e sinti si sono arrogate il diritto di interpretare e decidere il futuro della minoranze rom e sinte, troppo spesso anche in buona fede hanno realizzato politiche sbagliate oggi molto evidenti, i cui danni sono pagati solo da Rom e Sinti. Dopo il danno la beffa, oggi una di queste associazioni chiede a Rom e Sinti giustamente il rispetto”.
“Ancora una volta – prosegue Guarnieri - dirigenti nazionali dell’Opera Nomadi si sentono vittime, minacciati dallo ‘zingaro’ di turno e continuano a fare la morale e a raccontare all’opinione pubblica un’altra verità per nascondere quella vera. A fronte della critica del Rom Santino Spinelli alla politica dell'Opera Nomadi, la segretaria Renata Paolucci, risponde affermando che Santino Spinelli denigra l'associazione per ‘scopi personali’. E' la classica reazione, stile Opera nomadi nazionale di Massimo Converso, per screditare il Rom/Sinto che critica, mentre questi dirigenti, esenti da scopi personali, operano per la collettività. Vediamo come. Gli attuali dirigenti nazionali dell’Opera nomadi, guidati da Converso, sono arrivati al punto di arrogarsi il diritto di rappresentare l'ente nazionale con la loro elezione in una assemblea dei soci fantasma, alla quale io e altre sezioni non siamo stati invitati pur avendo, per statuto, pienamente il diritto di elettorato attivo e passivo. Perché io e altri soci non siamo stati convocati? Avevano il timore che la nostra presenza in assemblea avrebbe impedito la loro elezione? E' questa la democrazia di un ente storico come l'Opera nomadi nazionale?”
“Hanno anche il coraggio di chiedere rispetto a Rom e Sinti, ma di quale rispetto parlano? O devo pubblicare tutti i loro insulti e offese personali nei confronti di Rom e Sinti allontanandoli e discriminandoli all’interno della stessa associazione che proclama di essere dalla parte dei Rom? Perché tanto accanimento e tanta paura di quei Rom e Sinti che sanno ragionare con la loro testa e che cercano con pieno diritto di fare qualche cosa per la propria popolazione?
Ogni qualvolta un Rom o un Sinto contesta o propone qualche cosa immediatamente scatta il solito ‘meccanismo’ finalizzato a screditare il rom di turno sul piano strettamente personale. Perché hanno tanta paura? Perché continuano ad arrogarsi il diritto di sostituirsi a noi Rom e Sinti a tutti i livelli?
Non ci sono Rom o Sinti nell’associazione capaci di parlare e farsi ascoltare? E se ce ne sono perché altri parlano in loro vece?“.
"La segretaria Renata Paolucci predica bene ma razzola male, riferisce di interessi familiari in relazione ai rom, ma la sua famiglia di che cosa si sta occupando? Proprio qualche giorno fa abbiamo dato sul nostro blog la notizia che il Comune di Padova ha approvato un progetto abitativo per alcune famiglie Sinte e ha concesso la gestione all’Opera Nomadi di Padova con l’erogazione di un primo finanziamento di 300.000 euro. E questa associazione percepisce altri finanziamenti per le attività di altri progetti. Eppure Renata Paolucci testualmente afferma che sia innegabile che l’Opera Nomadi ha pochi e limitati mezzi a disposizione. Perché Renata Paolucci non rende pubblici i conti economici degli ultimi anni dell’associazione sezione di Padova, collegata all’Opera Nomadi Nazionale e anche dell’altra Associazione Padova Opera Nomadi, staccata da quella Nazionale, come facciamo noi della sezione Abruzzo? Sarebbe un gran bella forma di rispetto nei confronti di Rom e Sinti".
"Senza entrare nel merito, altre sezioni Opera Nomadi hanno gestito finanziamenti miliardari per la scellerata gestione di campi nomadi e la scolarizzazione, quali sono stati i risultati vista la drammatica condizione di Rom e Sinti in tutta l'Italia? E poi hanno il coraggio di dire che il Rom/Sinto che contesta lo fa per scopi personali. L’attuale dirigenza nazionale dell’Opera Nomadi si lamenta sempre per le poche risorse disponibili, al punto da decidere di chiudere il blog dell’associazione per assenza di fondi. Non sapevo che ci volessero i fondi per gestire un blog. Perché non si dimettono e si dedicano ad altro? Abbiate il coraggio di fare un vero gesto di rispetto nei confronti di Rom e Sinti: dimettevi, anche per la vostra illegittimità democratica, e consegnate l’associazione a Rom e Sinti, gli unici che hanno il pieno diritto di partecipare attivamente, perchè - conclude Nazzareno Guarnirei - sono gli unici che pagano il prezzo delle scelte sbagliate". Redattore Sociale
(Nazzareno Guarnieri al centro della foto mentre discute con i membri della segreteria tecnica del Comitato Rom e Sinti Insieme: Yuri Del Bar e Radames Gabrielli)
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