A Pavia per i Rom Rumeni la situazione è drammatica, come abbiamo riportato ampiamente nei giorni scorsi. Ma dobbiamo plaudire l’opera del Prefetto, dottor Ferdinando Buffoni, che ha cercato di trovare soluzioni ad un dramma che coinvolge decine di famiglie Rom Rumene, sgomberate da una zona degradata della città. Il Prefetto si è impegnato anche in prima persona, ospitando nella propria casa una famiglia con diversi bambini.
Inevitabile la reazione della Lega Nord che ha strumentalizzato la vicenda. «È sconcertante che il Governo non si decida a mettere sotto indagine il prefetto di Pavia nonostante egli abbia contravvenuto alla legge, esorbitato dai propri poteri e attuato provvedimenti gravemente lesivi dell'interesse collettivo, ignorando e colpevolizzando i pavesi che hanno cercato solo di tutelare l'incolumità delle proprie famiglie».
Lo ha detto nell'Aula della Camera Andrea Gibelli della Lega riferendosi alle scelte intraprese dal Prefetto di Pavia e dall'Amministrazione comunale, nello sfollamento dei Rom dal' ex stabilimento Snia della città. «Forse è perchè - spiega il parlamentare leghista - si vuole trasformare l’istituzione governativa in ente caritatevole e d'accoglienza per tutti i Rom, sostituendosi alle preposte strutture civili e religiose? Il Governo - prosegue - anzichè preferire i Rom, adducendo finalità umanitarie per giustificare espropri e occupazioni di proprietà private, incominci ad occuparsi dei bisogni di sicurezza e legalità dei pavesi che pagano le tasse».
Di altro tono l’intervento del Consigliere Comunale di Forza Italia, Sandro Assanelli, che con una lettera al Circolo Pisolini di Pavia dichiara: “Il modo in cui è stato gestito lo sgombero della comunità Rom di Pavia è folle: si tratta di una emergenza umanitaria; si è scelto invece di giudicare, fin da subito, quelle persone come delinquenti tout court. Non si vogliono negare episodi, ma mi chiedo cosa c'entrino tutti quei bambini, costretti a vivere in continuazione situazioni traumatiche. Una società civile si deve occupare degli "ultimi", e questa cura è anche il suo vanto. Tuttavia, occorrono progetti seri di accoglienza e di recupero a condizioni di normalità e legalità.
“Agire invece come è stato fatto – continua Sandro Assanelli - significa consegnare queste persone a gruppi xenofobi e al contempo legittimarli. Non condanno i Sindaci che protestano, avranno le loro ragioni; occorreva comunque che le scelte fossero realmente condivise e che la consultazione democratica fosse avviata per tempo su questo delicatissimo tema. Riunire i Consigli comunali sarebbe stato un atto dovuto, anche a Pavia. Si è scelta invece la strada del decisionismo e dell'arroganza.”
Conclude il Consigliere di Forza Italia: “Vorrei inoltre in questa sede esprimere la mia personale solidarietà a coloro i quali, senza alcun tornaconto personale, si stanno spendendo per aiutare i cittadini Rom”.
Interviene anche il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero che con una nota considera «grave» quanto è avvenuto contro i rom a Pavia nei giorni scorsi, con «una aggressione ad un edificio in cui vivono anche donne e bambini» che al ministro ha ricordato «un pogrom degno della Germania nazista». «Al di là del dibattito in corso - aggiunge Ferrero - sulla ricollocazione delle famiglie rom, siamo di fronte ad atti di intolleranza talmente gravi che la coscienza di un Paese civile dovrebbe essere profondamente scossa, anche perchè episodi simili si stanno ripetendo, nel corso delle ultime settimane, senza che vengano identificati i colpevoli».
2 commenti:
Scusate se il primo intervento in questo blog lo faccio da burocrate, ma il Prefetto di Pavia si chiama Buffoni. (non sto ironizzando).
A Pieve Porto Morone, dove sono rifugiate alcune delle famiglie rom sfollate dalla ex snia, ier c'è stata una manifestazione di Forza Nuova a quanto leggo sul blog del circolo pasolini, che sta seguendo la vicenda, piuttosto deammaticamente partecipata, nel corso della quale è stato dato dai manifestanti anche un "ultimatum" per martedi...
Grazie Anonimo.
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